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Venerdì, 19 Aprile 2024
Terremoti / Nepal

"Diecimila morti sotto le macerie del Nepal"

Il bilancio delle vittime del terremoto aumenta di ora in ora. Il premier Koirala: "Sono ore difficili, servono cibo e medicine". Rintracciati 18 italiani; ne mancano ancora 40 all'appello

NEPAL - Le vittime del devastante terremoto in Nepal potrebbero salire a diecimila: lo ha detto questa mattina il primo ministro nepalese Sushil Koirala. "Il governo sta facendo tutto il possibile per salvare" eventuali superstiti. "E' una sfida molto dura e sono ore molto difficili per il Nepal", ha spiegato il premier Koirala, che ha rinnovato l'appello per aiuti internazionali, in particolare cibo, medicina e assistenza sanitaria. 

AIUTI - Secondo l'ultimo bilancio ufficiale fornito dal ministero dell'Interno, le vittime del sisma di sabato scorso sarebbero oltre 4.310 e i feriti quasi ottomila. Le Nazioni Unite hanno annunciato inoltre che almeno otto milioni di persone sono rimaste colpite dal sisma, mentre 1,4 milioni di abitanti hanno bisogno di aiuti urgenti.

GLI ITALIANI - Il responsabile dell'Unità di crisi della Farnesina, Claudio Taffuri, ha confermato che sono ancora 40 i cittadini italiani, alpinisti e turisti, che "ancora non rispondono alle nostre chiamate", sottolineando che, date le difficoltà delle comunicazioni nel Nepal in questo momento, questo può significare che semplicemente non hanno modo di mettersi in contatto. Il team dell'unità di crisi, che si è affiancato alla protezione civile, e che è già arrivato sul posto, "ha rintracciato 18 connazionali", ma sarà necessario ancora del tempo per contattare tutti gli altri. In totale la Farnesina ha individuato "340 connazionali sani e salvi". Taffuri ha detto inoltre che un aereo "con un primo nucleo di connazionali a bordo" potrebbe rientrare già questa notte o al massimo domani mattina, poi "un secondo aereo più capiente porterà il resto dei connazionali, che non sono tutti a Kathmandu". I tempi e le modalità dipendono dalla fruibilità e dal traffico dell'aeroporto di Lukla e Kathmandu.

Nepal, forte scossa di terremoto | Foto da Infophoto

KATMANDU SI E' SPOSTATA - Il terremoto magnitudo 7.8 che ha devastato il Nepal avrebbe spostato la capitale Kathmandu di diversi metri verso sud, mentre l'altezza dell'Everest sarebbe rimasta invariata. Lo riporta il sito della televisione indiana Ndtv, riportando le prime considerazioni degli esperti. In base ai primi dati sismologici ottenuti dalle onde sonore che attraversano la terra dopo un terremoto,il terreno sotto la capitale Kathmandu si potrebbe essere spostato di circa 3 metri verso sud, rileva un esperto di tettonica dell'Università di Cambridge, James Jackson, un'analisi confermata da Sandy Steacy, capo del dipartimento di scienze fisiche dell'Università di Adelaide. "E' molto probabile che il terremoto sia dovuto a un movimento della faglia Himalayan Thrust, che separa il subcontinente indiano dall'Eurasia", ha spiegato Steacy. 

Nepal: terremoto di magnitudo 7,7 | Foto da Twitter

L'EVEREST - Mark Allen, del Dipartimento di scienze della terra dell'Università di Durham (Gran Bretagna) spiega che le rocce al di sopra della faglia si muovono verso sud al di sopra delle rocce della placca sottostante. Mentre Kathmandu si è mossa, è improbabile che l'altezza dell'Everest, il tetto del mondo, sia cambiata se non di qualche millimetro, poiché la montagna non si trova direttamente sopra la linea di faglia. "Il maggiore scorrimento si è verificato ad Ovest dell'Everest, la montagna non si trova direttamente sopra la faglia", ha spiegato Steacy. "Oltretutto l'inclinazione della faglia è molto bassa quindi tre metri di spostamento in direzione orizzontale non significa molto in verticale".

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