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Giovedì, 18 Aprile 2024
Terrorismo

Terrorismo, così cambierà la nostra vita

Più controlli nella vita "reale". Una stretta a quella "virtuale". Il 3 dicembre si riuniranno i ministri degli Interni Ue con i giganti del web. E così cambierà la quotidianità di "utenti" e "cittadini"

Dalla "vita reale" a quella "virtuale", il passo è breve. Per contrastare la minaccia di nuovi attentati tutti i contenuti web verranno controllati periodicamente e quelli ritenuti più pericolosi saranno censurati o rimossi. Le chat, anche quelle sulle "piattaforme non convenzionali" come le console per videogiochi, saranno accessibili a tutti gli investigatori. 

EUROPEAN UNION IT FORM - Gli esperti Ue stanno studiando un protocollo antiradicalizzazione, chiamato "European Union IT form", del quale il prossimo 3 dicembre si discuterà diffusamente in un incontro tra i ministri degli Interni Ue e i giganti del web - Twitter, Facebook, Microsoft, Apple - che dovrebbe portare alla costituzione della Piattaforma centrale europea. Tutti i dati raccolti via web verranno poi "stoccati" nelle banche dati presso il Counter Terrorism Center, all'Aia. 

VIAGGIARE - E ancora: tutti i passeggeri dei voli verranno schedati, e i loro dati saranno conservati e resteranno a disposizione delle forze dell'ordine. In queste ore a Bruxelles si sta decidendo "come" e "per quanto tempo". Dal 1 gennaio il Center monitorerà i "travellers", cioè tutti quelli che si muovono dall'interno all'esterno dell'Europa.

Parigi, arriva lo "stato d'emergenza" | Infophoto

IN ITALIA - Dopo le polemiche sul fronte intercettazioni, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha spiegato a Repubblica quelle che saranno le linee guida dei prossimi mesi: "Non abbiamo deciso di intercettare tutto e tutti. Non si tratta di introdurre norme nuove. Le intercettazioni telematiche sono già previste e devono essere disposte sulla base della decisione di un giudice, come quelle telefoniche. Ma costruire strumenti più pervasivi e più efficienti, in grado di catturare molte più comunicazioni, pone il problema del loro corretto utilizzo, dell`accesso ad esse e del rischio di usi impropri. Quindi bisogna rafforzare le garanzie. A fronte di sistemi di controllo più intensi - sottolinea il Guardasigilli - serve più attenzione al rispetto della privacy. È esattamente quello che stiamo cercando di fare con la legge sulle intercettazioni".

Roma: allarme terrorismo dopo gli attentati di Parigi |Infophoto

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