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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Armi nucleari, la guerra fredda di Trump e Putin riporta il mondo 32 anni indietro

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dal Trattato Inf che togliendo i missili nucleari dell'Europa pose fine alla guerra fredda. Che cosa succede ora?

La Casa Bianca ha annunciato l'uscita degli Stati Uniti dal Trattato sulle armi nucelari siglato a Washington l'8 dicembre 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbačëv. Il trattato Inf (Intermediate range nuclear forces treaty) pose fine alla vicenda degli euromissili, ovvero dei missili nucleari a raggio intermedio installati da USA e Unione Sovietica sul territorio europeo. Nel maggio 1991 si stimò l'eliminazione di quasi 2700 vettori contribuendo a scacciare l'incubo atomico dai cieli europei.

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Fu Barack Obama nel 2014 ad accusare formalmente la Russia di aver violato l'accordo. Ora la decisione dell'amministrazione Trump detta i tempi.

"Gli Stati Uniti sospenderanno i propri obblighi nell'ambito del Trattato Inf e inizieranno il processo di uscita dall'accordo che sarà completato in 6 mesi, a meno che la Russia non rientri nei terminidell'intesa "distruggendo tutti i propri missili che violano l'accordo, i sistemi di lancio e le apparecchiature connesse".

La mattina del 3 dicembre 2018, il segretario generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg, aveva accusato la Russia di aver sviluppato e dislocato un nuovo missile con capacità nucleare che potrebbe raggiungere le città europee con scarso o nessun preavviso.

"Se il trattato INF ha eliminato un’intera categoria di armi, ora è messo a rischio dalla Russia".

La Russia ha sempre negato le accuse puntando l'indice contro i sistemi di difesa missilistica statunitensi a medio raggio piazzati nell'Est Europa: il cosiddetto sistema Aegis Ashore, cioè la versione terrestre del sistema antibalistico imbarcato sugli incrociatori della US Navy, a Deveselu, in Romania, e a Redzikowo, in Polonia.

Lo scorso 20 dicembre, in occasione della sua consueta conferenza stampa di fine anno, il presidente russo Vladimir Putin aveva affermato: "Il mondo sta sottovalutando il rischio di una guerra nucleare".

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L'ex presidente Reagan e l'ultimo capo di stato sovietico Gorbachev frimano il Trattato Inf l'8 Dicember 1987

A gennaio 2018 era stato lo stesso Mikhail Gorbachev, papà dell’INF, ad ammonire a preservare gli accordi sul disarmo. "Non solo l’INF, ma anche tutti gli altri trattati come il New START, o il patto di non-proliferazione TNP sono parte di una singola architettura che può collassare se uno dei suoi elementi viene minato".

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Mike Pompeo, segretario di Stato americano, spiega: "La Russia ha messo a rischio gli interessi di sicurezza degli Stati Uniti, non possiamo più essere limitati da un trattato che la Russia viola in maniera spudorata".

"Gli Stati Uniti sperano di riportare le relazioni con la Russia su un binario migliore, ma spetta alla Russia cambiare rotta rispetto ad un modello di attività destabilizzante non solo su questo tema ma anche su molti altri".

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