Trump "sovrappeso", la Clinton "malata": le presidenziali Usa nelle mani dei medici
Pubblicate le cartelle mediche: dopo il caso di polmonite del Segretario di Stato Hillary Clinton, i sondaggi vedono ridursi il vantaggio della candidata democratica che vanta il 46% delle preferenze, il 2% in più del rivale repubblicano Donald Trump
Ha il colesterolo alto ed è in sovrappeso, ma Donald Trump complessivamente è "in una condizione fisica eccellente". A sostenerlo è il medico del candidato repubblicano alla Casa Bianca, che ha compilato un rapporto dopo la visita della scorsa settimana. Trump ha consegnato al Washington Post la lettera in cui il suo medico personale riassume le sue condizioni di salute. "Trump prende le statine, un farmaco per il controllo del colesterolo alto, e che ha un indice di massa corporea che lo fa rientrare tra le persone in sovrappeso - si legge nella missiva che descrive come Trump è comunque un uomo "con un'eccellente salute fisica".
La cartella clinica diffusa dopo il malore che ha colto la candidata democratica, il segretario di Stato in carica, Hillary Clinton, durante le commemorazioni dell'11 settembre a New York. Dopo la pubblicazione del video l'attenzione si è spostata sulle condizioni di salute dell'ex first lady colpita da una polmonite ma che, secondo il medico curante, le permette tranquillamente di servire come presidente degli Stati Uniti.
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I SONDAGGI. Il testa a testa tra i due principali candidati alla Casa Bianca si fa sempre più serrato a meno di otto settimane dalle elezioni presidenziali. L'insoddisfazione è ampiamente diffusa tra gli elettori che si recheranno alle urne il prossimo 8 novembre: tra chi dice di volere votare per Clinton o Trump, poco più della metà li sostiene con convinzione. La candidata democratica vanta il 46% delle dichiarate preferenze, il 2% in più rispetto al rivale repubblicano.
Secondo un sondaggio USC Dornsife/Los Angeles Times condotto su base nazionale Donald Trump guadagna terreno su Hillary Clinton staccandola di quasi sei punti percentuali.
Se la rilevazione viene allargata agli altri due candidati in campo, il libertario Gary Johnson e la rappresentante dei verdi Jill Stein, tra l'ex segretario di Stato e il miliardario di New York c'è un pareggio al 42% ciascuno. Johnson, reduce da una gaffe portentosa (non sapeva dell'esistenza della città siriana Aleppo), raccoglie l'8% dei voti e Stein il 4%.
