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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Mi ha violentato in un camerino": la storia della giornalista che accusa Trump

Le rivelazioni sono contenute in un libro di Jean Carroll. Lui nega tutto, persino di averla mai incontrata

Un nuovo scandalo coinvolge Donald Trump, accusato da una giornalista di averla aggredita e violentata in un camerino di un grande magazzino di lusso newyorkese oltre 20 anni fa. Jean Carroll, famosa negli anni Novanta per una rubrica di consigli su 'Elle' e autrice di diversi libri, ha fatto un resoconto dettagliato dell'aggressione in un libro in uscita in cui racconta altri episodi di molestie subìte, di cui il New York Magazine ha anticipato alcuni stralci.

Jean Carroll, l'accusa della giornalista Usa: "Trump mi ha stuprato"

La giornalista, che ora ha 75 anni, racconta che i fatti risalgono al 1995, quando incontrò Trump, allora famoso immobiliarista, nei magazzini Bergdorf Goodman. Trump la riconobbe e, facendo riferimento alla sua rubrica di consigli, le chiese un consiglio per l'acquisto di lingerie per una donna. Ma quando i due arrivarono nei camerini, Trump divenne violento e la stuprò, secondo quanto raccontato da Carroll che dice di non aver denunciato prima questo episodio per paura dell'umiliazione pubblica. Trump ha smentito ogni accusa, affermando di non aver mai incontrato Carroll e che il suo libro dovrebbe essere "venduto come fiction".

Trump nega tutto e accusa stampa e democratici

Trump ha accusato Jean Carroll di aver inventato la storia per vendere il suo libro, paragonandola alle donne che "hanno accusato falsamente" il giudice della Corte Suprema Brett Kavanaugh. "Vergogna per chi inventa false storie di aggressione per farsi pubblicità, vendere un libro o per motivi politici, come Julie Swetnick che ha accusato falsamente il giudice Justice Brett Kavanaugh", ha detto Trump aggiungendo che "è un male che le persone credano a queste storie, soprattutto in totale assenza di prove".

Infine, Trump suggerisce che vi possano essere i democratici dietro alle "false accuse" di Carroll: "Se qualcuno ha informazioni che indichino che la signora Carroll o il New York Magazine stiano lavorando con il partito democratico, per favore si faccia avanti il più presto possibile". Carroll afferma di aver parlato allora dell'aggressione con due amiche. Durante la scorsa campagna elettorale almeno 15 donne si sono fatte avanti per accusare Trump di molestie sessuali.

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