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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Si tuffa nel lato corto della piscina: giovane papà rischia la paralisi

Il ragazzo, un ventenne di Belfast, è ricoverato in un ospedale di Ibiza con la schiena fratturata in due punti. Non ha potuto essere operato subito perché aveva scelto di non pagare l'assicurazione di viaggio prima di partire

Tragedia in vacanza per un giovane turista di Belfast, il ventenne Sean Paul McCabe, padre di un bimbo di due anni, ricoverato nel reparto di terapia intensiva di un ospedale di Ibiza dopo un un incidente in piscina. McCabe si sarebbe tuffato di testa nella parte bassa della piscina dopo una notte brava con gli amici, spezzandosi la schiena in due punti.

Dramma nel dramma, poi, perché Sean Paul McCabe aveva deciso di non pagare alcuna assicurazione prima di partire per questo viaggio last-minute insieme ad un amico. La sua famiglia è volata in Spagna per stargli vicino, in attesa che venga operato. C’è mancato poco che restasse paralizzato, hanno detto i medici ai parenti del ragazzo, anche perché pare i soccorsi non siano stati tempestivi. “Se avesse avuto un’assicurazione, sarebbe stato operato subito ma siccome non ne aveva ora stiamo aspettando la documentazione necessaria dall’ambasciata per dichiarare ufficialmente che l’intervento sarà pagato”, ha dichiarato la madre del ragazzo, la signora Edith, parlando con il Belfast Live.

La donna era contraria a questo viaggio, preoccupata della cattiva “reputazione” dell’isola spagnola, regno del turismo festaiolo. L’incidente è avvenuto proprio al termine di un party. “Il nightclub in cui Sean Paul e i suoi amici erano andati prima dell’incidente era rimasto aperto fino alle sette del mattino, perciò credo che lui fosse così stanco dopo la festa che quando si è tuffato in piscina non si sia reso conto di buttarsi nella parte meno profonda”, ha raccontato la mamma.

La situazione per il giovane Sean Paul è drammatica. “Ogni giorno è sempre più critica, perché uno dei punti di frattura della spina dorsale è molto vicino al cuore e quindi le ossa posso spostarsi da un momento all’altro e trafiggerlo”. La famiglia di McCabe ha intanto lanciato una raccolta fondi online per raccogliere il denaro necessario a pagare la loro permanenza a fianco del giovane. 

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