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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Olandesi "nazisti", turchi "indesiderati": la guerra fredda che fa a pezzi la Nato

Nei Paesi Bassi l'estrema destra xenofoba si accredita a diventare partito di governo alle elezioni di mercoledì prossimo, terreno per la propaganda politica al referendum che il 16 aprile porterà il presidente turco Erdogan a diventare nuovo "sultano"

Si aggrava la crisi tra Turchia e Olanda, la ragion politica contro quella di Stato. Dopo il primo sgarbo al ministro degli esteri turco Cavusoglu, il cui aereo non ha avuto il permesso di atterrare nei Paesi Bassi, anche il ministro turco per le politiche sociali e famigliari, Betul Sayan Kaya è stata respinta dalle autorità olandesi. La delegazione turca, con giornalisti della tv di stato Trt, è stata prima fermata a Rotterdam e poi rimandata in Germania, da dove era partita.

A Istanbul migliaia di persone hanno manifestato sotto il consolato olandese dando vita a un notevole assembramento con bandiere, immagini del presidente RecepTayyip Erdogan, canti e slogan nazionalisti. 

Uno scontro "politico"

Turchia, manifestazioni di piazza contro l'Olanda

L'ambasciatore olandese ad Ankara è stato convocato presso il ministero degli Esteri per chiarimenti, dopo che le autorità olandesi hanno negato il permesso al volo del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, che aveva programmato un comizio a Rotterdam per convincere la comunita' turca residente nei Paesi Bassi a votare 'si' al referendum costituzionale con cui la Turchia è chiamata a decidere del passaggio al sistema presidenziale il prossimo 16 aprile, una riforma voluta dal presidente Erdogan.

Se approvata la nuova Costituzione, tra le altre cose, prevede l’abolizione del Primo ministro e il passaggio delle funzioni al Presidente, il quale godrà di ampia autorità anche sulla magistratura. Il disegno di legge inoltre spiana, di fatto, ad Erdogan la strada per restare sulla poltrona di sultano sino al 2029 impartendo alla Turchia una deriva autoritaria sotto l'egida del partito unico guidato da Erdogan, con l’autoritario controllo degli apparati e la drastica riduzione degli spazi del dissenso democratico.igliaia di dipendenti statali e accademici sono stati allontanati in questi mesi dal loro posto di lavoro dopo il tentato golpe dello scorso anno. 

"Ora vedremo come faranno i voli dall'Olanda ad arrivare in Turchia". Erdogan ha affermato che quanto successo è "una reminiscenza nazista e fascista".Il premier turco Binali Yildirim ha rincarato la dose, affermando che dopo la decisione di negare il permesso all'aereo "non si può considerare l'Olanda come un alleato", nonostante i due paesi facciano entrambi parte della Nato.

Agli attacchi provenienti dalla Turchia ha replicato il premier olandese Mark Rutte che ha affermato che "con il paragone del nazismo il limite è stato ampiamente superato".

Ma la decisione di cancellare il volo per Amsterdam era già era nell'aria, tanto che il ministro degli esteri di Ankara ieri aveva minacciato di "infliggere durissime sanzioni all'Olanda" in caso fosse stato posto il veto al volo. Il ministro degli esteri olandese Bert Koenders ha definito più volte il viaggio di Cavusoglu "indesiderato", specificando che non vi sarebbe stata nessuna accoglienza ufficiale nel caso il ministro turco si fosse recato a Rotterdam nonostante il veto dell'Aia.

La battaglia politica del referendum del 16 aprile in Turchia si è clamorosamente spostata in Europa. La programmazione di una serie di comizi in Europa da parte di esponenti del governo turco ha trovato, nelle ultime settimane, l'opposizione da parte del governo olandese, austriaco, ma sopratutto tedesco, portando Ankara e Berlino sull'orlo di una crisi diplomatica: pesano sulla bilancia i voti di 3 milioni di turchi che risiedono in Germania

In Olanda le polemiche sono esplose dopo che l'ultradestra xenofoba di Gert Wilders aveva chiesto che un veto formale fosse emesso nei riguardi di tutti gli esponenti del governo turco, chiedendone l'arresto nel caso si fossero recati nel Paese e facendone un cavallo di battaglia della campagna elettorale che si concluderà con le elezioni previste in Olanda il prossimo 15 marzo. 

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