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Venerdì, 29 Marzo 2024
TERRORISMO

Isis, ucciso il 'capo dei kamikaze': "Reclutava i combattenti dall'Europa"

L'uomo, secondo il Pentagono, ha aiutato i miliziani sunniti a rastrellare denaro e a supervisionare il reclutamento dei cosiddetti foreign fighters dall'Europa. Nuovo scempio dei miliziani: distrutta una statua a Palmira

ROMA - Un "combattente di alto livello" dello Stato islamico è stato ucciso in Siria da un drone statunitense. Si tratta - come riferisce il Pentagono - di Tariq bin Tahar al-Awni al-Harzi, che ha aiutato i miliziani sunniti a rastrellare denaro e a supervisionare il reclutamento dei cosiddetti foreign fighters dall'Europa. Di cittadinanza tunisina, l'uomo era stato soprannonimato dal dipartimento di Stato come "amir" (leader, ndr) degli attentatori suicidi".

Lo scorso autunno Washington aveva messo su di lui una taglia da tre milioni di dollari. Come spiegato dal Pentagono, Harzi è stato colpito fatalmente lo scorso sedici giugno, il giorno successivo all'uccisione del fratello Ali ad opera di un altro attacco aereo firmato dagli Usa, ma avvenuto in Iraq. La notizia relativa alla morte di Ali Harzi è stata data la settimana scorsa dai funzionari americani, che sospettavano avesse avuto un ruolo nell'attacco del 2012 a Bengasi (Libia) in cui morirono quattro cittadini statunitensi, incluso l'ambasciatore Usa.

La morte di al-Harzi - ha detto il capitano Jeff Davis, portavoce del Pentagono - "avrà un impatto sulla capacità dell'Isis di integrare i combattenti stranieri terroristi nella guerra in Siria e Iraq così come di spostare persone e attrezzature superando i confini dei due Paesi".

Donne siriane in fuga dall'Isis strappano il velo | Foto da Twitter

COS'E' SUCCESSO A PALMIRA - E intanto si registra un nuovo scempio compiuto dai miliziani jihadisti e denunciato dal direttore del dipartimento dei musei e delle antichità siriane: i terroristi dello Stato Islamico hanno distrutto una famosa statua di un leone all'esterno di un museo nella città siriana di Palmira. Maamoun Abdelkarim ha spiegato che la statua, conosciuta come il Leone di al Lat, è un pezzo insostituibile ed è stato in apparenza distrutto la scorsa settimana. "Membri dell'Isis hanno distrutto il Leone di al Lat, un pezzo unico di tre metri di altezza e quindici tonnellate di peso", ha dichiarato Abdelkarim alla France Presse, "E' il crimine più grave che hanno commesso contro il patrimonio di Palmira".

Ecco chi combatte l'Isis ogni giorno | Infophoto

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La statua fu scoperta nel 1977 da una missione di archeologi polacchi al tempio di al Lat e risale al primo secolo avanti Cristo. Abdelkarim ha spiegato che per la statua era stata organizzata una protezione con sacchi di sabbia e una placca metallica, "ma non avremmo mai immaginato che l'Isis sarebbe arrivato in città per distruggerla". L'Isis ha conquistato Palmira, sito patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, lo scorso 21 maggio, scatenando i timori della comunità internazionale sul destino delle antichità della città.

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