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Venerdì, 19 Aprile 2024
UCRAINA / Ucraina

Ucraina sull'orlo della guerra civile: tre morti negli scontri a Kiev

Gli scontri di oggi vengono dopo settimane di manifestazioni, spesso caratterizzate da violenze, in seguito alla decisione del presidente Viktor Yanukovich di non firmare l'accordo d'associazione con l'Unione europea

E' un mercoledì di scontri e violenze quello in corso a Kiev. Manifestanti antigovernativi e pro-europei si sono affrontati con la polizia. Secondo quanto hanno riferito i dimostranti tre persone sono rimaste uccise. L'ha afferma l'agenzia di stampa Ria Novosti.

Il sito internet Segodnya.ua ha citato gente legata al movimento Euromaidan, secondo la quale un giovane di 22 anni è morto dopo essere caduto da una colonna alta 22 metri dello stadio di Kiev. Un altro uomo è morto dopo che gli è stato sparato in una strada tra l'ufficio del governo e la sede del Parlamento, secondo quanto zha riportato Espreso.tv. I dimostranti non hanno diffuso l'identità della vittima e le circostanze in cui è morto.

La polizia, dal canto suo non ha voluto commentare le notizie sulle vittime. Gli agenti hanno tentato di disperdere i manifestanti sparando pallottole di gomma e granate stordenti. I manifestanti hanno risposto con petardi e bottiglie molotov.

Gli scontri di oggi vengono dopo settimane di manifestazioni, spesso caratterizzate da violenze, in seguito alla decisione del presidente Viktor Yanukovich di non firmare l'accordo d'associazione con l'Unione europea, secondo i critici su pressione russa.

Ieri i media ucraini avevano dato notizia di un rafforzamento dell'apparato di sicurezza nella capitale. Gli agenti che, secondo i giornali, sarebbero stati impiegati ammonta a 10mila unità.

Ria Novosti scrive che, da parte della polizia, si denunciano circa 100 agenti feriti. L'opposizione parla di mille feriti. Tre dimostranti avrebbero perso un occhio, una decina avrebbero subito gravissimi danni alle mani.

Nei giorni scorsi l'Unione europea ha più volte denunciato il rischio di un'escalation della crisi politica ucraina innescata dalla decisione di Yanukovich. In sede Ue e negli Usa c'è anche chi ha proposto sanzioni nei confronti di Kiev. Il primo ministro ucraino Mykola Azarov oggi, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Interfax, ha escluso questo rischio: "Non sto ancora considerando questa faccenda seriamente, perché le nostre relazioni, comprese quelle con gli Stati uniti, sono strategiche e di lungo termine e questi eventi relativi alla situazione a Kiev, secondo me, non possono servire come terreno di discussione".

A rendere la situazione ancora più tesa è arrivata l'approvazione la scorsa settimana di un pacchetto di norme che rendono molto più difficile tenere manifestazioni e proteste.
 

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