I cittadini ucraini potrebbero avere tempo fino ad ottobre per vedere il film “I segreti di Brokeback Mountain”. La pellicola del 2005, acclamata in tutto il mondo, potrebbe infatti essere bandita dal paese con l'accusa di “propaganda omosessuale”.

"Stile di vita anormale" - “Pavlo Ungurian, uno dei sei legislatori provenienti da vari partiti che hanno firmato il progetto di legge, ha dichiarato lunedì alla stampa che l'accettazione dei diritti degli omosessuali in Occidente 'non è un simbolo di evoluzione, ma di degrado', e deve essere combattuta”, come ha riportato il Washington Post, citando l'Ap.

“Il nostro obiettivo è quello di preservare la morale e la salute spirituale e fisica della nostra nazione”, ha detto Ungurian. “Dobbiamo frenare la propaganda e la diffusione di un'immagine positiva … di questo stile di vita anormale”. 

La legge dovrebbe essere votata prima delle elezioni parlamentari che si terrano ad ottobre. Tutti i maggiori partiti politici sembrano a favore di questa proposta. “E' un segno della profonda crisi di valori e della mancanza di una piattaforma coerente da parte di molti partiti politici in Ucraina”, ha commentato Vitaly Chernetsky, professore di russo alla Miami University. 

“La legge è veramente molto vaga, e non c'è una definizione precisa. Non viene spiegato cosa si intende per 'propaganda'”, ha detto al quotidiano statunitense Zoryan Kis, presidente di Tochka Opory, l'associazione che si batte per il riconoscimento dei diritti di gay, lesbiche, bisessuali e transgender nel paese. 

L'Ucraina fu nel 1991 una delle prime nazioni ex sovietiche a depenalizzare l'omosessualità, ma nonostante questo la discriminazione e gli atti di violenza contro i gay sono sempre stati un fenomeno diffuso. 

Il timore è che con la nuova legge possa finire nel mirino delle autorità non solo il Gay Pride, ma anche la campagna di informazione sull'Aids portata avanti dalla Tochka Opory. Lo stesso oligarca Victor Pinchuk aveva organizzato un programma nazionale di prevenzione per le malattie sessualmente trasmissibili, al quale avevano partecipato anche Elton John e i membri dei Queen, che si erano esibiti gratuitamente. 

“La presenza di questi personaggi non crea proteste o rabbia, ma i gay e le lesbiche 'comuni' continuano ad essere discriminati”, ha commentato Chernetsky. E chissà se con la nuova legge Elton John vorrà tornare in Ucraina.