“Salve democrazia, arrivederci Acta”. Con questo slogan i parlamentari europei hanno bocciato il trattato internazionale sulla proprietà intellettuale e l'anti-pirateria, che ha suscitato critiche di cittadini, politici e internauti. I voti contrari sono stati ben 478, a fronte di 39 favorevoli e 165 astenuti.

Il Parlamento europeo ha quindi ascoltato i 2,8 milioni di cittadini che avevano firmato una petizione contro l'Acta, esercitando inoltre per la prima volta le sue nuove competenze in materia di trattati commerciali internazionali. 

I detrattori dell'Acta, e in particolare il popolo del web, si erano mossi contro una norma definita più volte liberticida, che avrebbe dato ai fornitori dell'accesso a internet la possibilità di entrare nei computer degli utenti, alla ricerca di eventuali violazioni del copyright. 

“Il Trattato pone le domande giuste, ma dà risposte sbagliate e perfino pericolose, limitando i diritti fondamentali delle persone che usano Internet” hanno dichiarato molti eurodeputati, come ricorda Euronews. 

Il trattato, già firmato da 22 Paesi dell'Unione europea, non verrà quindi ratificato. Fuori dal nostro continente, ricorda la Bbc, l'Acta è appoggiato da Stati Uniti, Australia, Canada e Giappone. L'accordo era stato negoziato in gran segreto proprio con Washington, e proprio questa segretezza aveva fatto circolare numerosi sospetti tra gli internauti. 

Secondo molti, l'Acta sarebbe si sarebbe inoltre rivelato inutile nella lotta al mercato dei materiali contraffatti, provenienti soprattutto da Cina e India.