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Venerdì, 29 Marzo 2024
UGANDA / Uganda

Uganda, al bando 38 organizzazioni pro-gay

Le ong sono accusate di 'reclutare' i minori. Secondo gli attivisti questa manovra mira a 'distogliere l'attenzione dai veri problemi del Paese'

Non si placa la guerra dell'Uganda contro gli omosessuali. Questa volta sono finite nel mirino del Governo di Kampala 38 organizzazioni non governative, accusate di “traviare” i minori.

“Le ong sono dei canali attraverso i quali il denaro arriva nelle mani degli omosessuali per reclutare (i minori, ndr)”. Con queste parole il ministro della Deontologia, l'ex prete cattolico Simon Lokodo, ha annunciato la messa al bando di quasi 40 organizzazioni. “Dispongo della lista delle riunioni che si sono tenute per rinforzare, accrescere e reclutare gli omosessuali”, ha dichiarato Lokodo, come si legge sul quotidiano francese Le Monde.

Secondo Pepe Julian Onziema, coordinatrice dei progetti a favore degli omosessuali nel Paese, questa misura vuole semplicemente “distogliere l'attenzione dai veri problemi dell'Uganda, quali l'aumento della povertà e della corruzione”.

Già lunedì, secondo quanto riporta il sito internet di Pressafrik, il ministro aveva vietato un convegno sui diritti degli omosessuali che si sarebbe dovuto tenere nella capitale, e al quale avrebbero dovuto partecipare una dozzina di attivisti provenienti anche da Kenya, Tanzania e Rwanda.  

L'Uganda dispone di norme molto dure nei confronti degli omosessuali. Un progetto di legge, in Parlamento da almeno tre anni, prevede un inasprimento delle pene contro le relazioni tra persone dello stesso sesso, già dichiarate illegali, oltre che il divieto a “promuovere” l'omosessualità, anche attraverso il finanziamento di organizzazioni per i diritti dei gay. 

Un testo di legge precedente prevedeva la pena di morte per gli omosessuali 'recidivi', ma era stato lasciato cadere dopo le prosteste giunte dai paesi stranieri, che erano arrivati a minacciare di sospendere gli aiuti all'Uganda. 

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