L'ultimo abbraccio del papà siriano ai due gemelli morti nel raid
Nell'attacco chimico del 4 aprile Abdulhamid al-Youssef ha perso anche la moglie ed altri sedici membri della famiglia
C'è una foto che racconta perfettamente il dramma siriano e le conseguenze dell'attacco chimico del 4 aprile sulla città di Khan Sheikhoun. Nell’immagine si vede un papà che stringe i suoi due gemelli avvolti in un drappo bianco. Come in un ultimo abbraccio. Purtroppo non è un’impressione fallace: i due bambini sono tra le vittime del raid aereo di martedì scorso. Il papà, Abdulhamid al-Youssef, li stringe a sé per l’ultima volta prima di seppellirli.
Nell’attacco Abdulhamid ha perso anche la moglie Dalal e altri sedici membri della famiglia. Tutti sepolti in una fossa comune. Abdulhamid era al lavoro nel suo negozio quando le bombe hanno iniziato a cadere sulla città. Appena la moglie lo ha chiamato si è precipitato a casa per mettere in salvo la famiglia. Ha portato tutti in uno scantinato, al riparo dalla bombe. Ma poco dopo gli effetti delle sostanze tossiche a cui erano stati esposti hanno iniziato a fare effetto. "I gemellini hanno iniziato a tremare e respirare con fatica", ha detto al Telegraph un cugino di Abdulhamid. "Piano piano gli effetti delle sostanze nocive stavano uccidendo gradualmente la moglie, il fratello e i nipoti. Sono morti tutti in quello scantinato, senza avere nemmeno il tempo di raggiungere l'ospedale".