Il Primo Ministro Ungherese Viktor Orban cerca di mettere le basi per garantire a sé e al partito di destra Fidesz il dominio sulla politica magiara."Si è lavorato per creare un sistema elettorale che renderà estremamente difficile destituire Fidesz - scrive il quotidiano progressista Népszabadság -  Questo sistema garantisce che l'équipe dirigente, anche nel caso in cui dovesse rimanere al potere, potrà continuare la sua assurda avventura con la minor legittimità democratica possibile. Se vi dovesse essere alternanza – cosa al momento poco probabile – le strutture politiche renderanno il paese ingovernabile per i nuovi dirigenti".

Il cambiamento delle regole della campagna elettorale prevede ad esempio l'introduzione dell'iscrizione preventiva alle liste elettorali. La denuncia del quotidiano di centrosinistra è chiara: Fidesz ha l'obiettivo di escludere l'elettorato che appartiene alle classi più povere della popolazione, i milioni di persone che non vanno a votare non avendo la forza né le informazioni sufficienti per lanciarsi nella procedura di iscrizione sulle liste.

László Sólyom, presidente della repubblica dal 2005 al 2010, ritiene che la questione dell'iscrizione preventiva "un test di costituzionalità". "Ma visto che l'introduzione dell'iscrizione preventiva non bastava - scrive Népszabadság -  il governo fa votare adesso una nuova legge che vieta ai partiti di fare campagna sulle televisioni, sulle radio private e sui siti internet. In modo che le pubblicità sui media non disturbi il pubblico. Per ora niente lascia indicare che le elezioni del 2014 si svolgeranno secondo le regole in vigore oggi. Anche l'economia greca è più stabile dello stato di diritto di Fidesz. I diretti interessati staranno certamente sondando continuamente il loro campione di pubblico e intervengono al minimo segnale di un possibile risultato favorevole all'opposizione".

L'Ungheria è un paese diviso. Secondo i sondaggi, la popolarità di Orban si sta rapidamente sgretolando a causa della crisi economica e dei sacrifici sempre più duri chiesti dal governo. I partiti di opposizione (democratici, socialisti, verdi) potrebbero quindi vincere le prossime elezioni, nonostante le modifiche al sistema elettorale, a condizione di presentarsi in un fronte unico e compatto. Negli ultimi anni il Fidesz ha preso il controllo dell'istruzione (dimezzando il numero degli atenei), dell'informazione (riducendo ad 1 il numero dei telegiornali), del potere giudiziario (mettendo il CSM Ungherese sotto il controllo del Governo). Fonte: Presseurop