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Sabato, 20 Aprile 2024
Stati Uniti / Stati Uniti d'America

Usa, raggiunto accordo sulla presenza militare in Giappone

9mila marines saranno trasferiti dalla base di Okinawa, per venire incontro ai cambiamenti geostrategici in corso nella regione

Gli Stati Uniti e il Giappone hanno raggiunto un accordo per trasferire 9mila dei 18mila marines del contingente presente sull’isola Okinawa verso altre sedi militari. Secondo quanto riporta il Washington Post, 5mila soldati verranno ricollocati a Guam, mentre i rimanenti verranno spostati in altre basi del Pacifico, quali Hawaii e Australia. La popolazione locale era diventata sempre meno tollerante nei confronti della presenza statunitense, soprattutto dopo il 1996, quando una ragazza venne stuprata da alcuni soldati.


Da tempo la questione della basi militari americane sono sul tavolo delle trattative tra i due Paesi. Come spiega il quotidiano Le Monde, i marines sono presenti sull’isola di Okinawa dal 1960, sulla base di un trattato di sicurezza bilaterale. Nel 2006 gli Stati Uniti hanno accettato il trasferimento di una base dalla località di Futema verso una baia più riparata, ma ancora non è stata fissata una data per il trasferimento, e alcuni cittadini giapponesi continuano a chiedere la completa chiusura delle basi militari, accusando gli americani di provocare disordini nel territorio.


“Sono molto contento che, dopo molti anni, siamo riusciti a raggiungere questo importante accordo e questo piano d’azione” ha dichiarato il segretario della Difesa degli Stati Uniti, Leon Panetta. Il ministro degli Esteri giapponese, Koichiro Gemba, ha sottolineato come questo nuovo accordo sia necessario per venire incontro ai cambiamenti in corso nella regione, dove sta crescendo il ruolo della Cina. “I cambiamenti del contesto in materia di sicurezza non aspettano noi”, ha dichiarato Gemba. “Il Giappone e gli Stati Uniti devono assumersi le proprie responsabilità, giocare il proprio ruolo e attuare il piano in fretta”. 

Washington sta infatti mettendo mano ad un piano di ristrutturazione globale del proprio contingente in Asia, cercando di intensificare la cooperazone militare con Australia, Filippine e Singapore. L’alleanza tra Stati Uniti e Giappone è vista come un deterrente nei confronti della Cina, così come l’alleanza con Seul servirebbe a dissuadere la Corea del Nord dai suoi progetti militari.


La prossima settimana è previsto un incontro a Washington tra il presidente Barack Obama e il primo ministro nipponico Yoshihiko Noda. Secondo l’accordo appena raggiunto, il costo complessivo del nuovo piano sarà di circa 8.6 miliardi di dollari (quasi 6 miliardi e mezzo di euro), con un contributo dal governo giapponese di 3,1 miliardi di dollari (più di 2 miliardi di euro).
 

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