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Sabato, 20 Aprile 2024
USA / Stati Uniti d'America

Usa, poliziotto uccide disabile su una sedia a rotelle

L'uomo, un quarantenne schizofrenico a cui erano state amputate una gamba e un braccio, avrebbe "minacciato" l'agente con una penna

La polizia del Texas è di nuovo sotto accusa, dopo che un agente ha ucciso un disabile mentale costretto su una sedia a rotelle, sparandogli alla testa

Il fatto è avvenuto sabato mattina, in una casa di cura privata dove si trovava la vittima, Brian Claunch. L'uomo, un quarantenne schizofrenico al quale erano state amputate un braccio e una gamba, aveva minacciato il padrone della struttura perchè si rifiutava di dargli una bibita gassata e una sigaretta. 

"Minacciato" con una penna - A quel punto è stata chiamata la polizia. Secondo quanto dichiarato dagli agenti, Claunch li avrebbe minacciati con un oggetto, che poi si sarebbe rivelato essere una semplice penna, che però sul momento non sono stati in grado di riconoscere. “I poliziotti hanno ordinato all'uomo di lasciar cadere l'oggetto che aveva in mano, qualsiasi cosa fosse, di stare calmo e di parlare con loro, ma lui continuava a minacciarli” ha spiegato alla Cnn Jodi Silva, portavoce della polizia. 

Clanch sarebbe quindi riuscito a mettere all'angolo uno dei due agenti. A quel punto l'ufficiale Matt Martin ,“temendo per la vita del suo collega e per la sua stessa incolumità, ha preso la sua arma”, uccidendo il disabile. 

“Quanto è difficile allontanarsi da qualcuno disarmato, che sta in una sedia a rotelle e che non ha che un braccio e una gamba buone?” si chiede Arlene Kelly che da anni, con la sua associazione Civilians Down, sostiene le vittime delle violenze della polizia. “E' una cosa completamente senza senso” ha continuato la donna, parlando con lo Houston Chronicle. “La pistola non dovrebbe mai uscire dalla fondina”. 

Questo omicidio ha scatenato una valanga di critiche contro la polizia texana, famosa per il suo “grilletto facile”. Il 16 settembre alcuni agenti avevano sparato ad un ragazzo di 26 anni, ferendolo alla gamba, perchè avevano scambiato il suo cellulare, che portava agganciato alla cintura, per una pistola. Il 9 luglio un agente ha invece ucciso Rufino Lara, un immigrato clandestino disarmato proveniente dal Salvador. Il poliziotto gli aveva intimato di fermarsi e di mostrargli le mani, che l'uomo, girato di spalle, teneva in tasca. Quando Lara si è voltato di scatto l'agente, pensando che fosse armato, gli ha sparato. 

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