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Mercoledì, 24 Aprile 2024
USA / Stati Uniti d'America

Usa, sì ai preti transessuali e alla benedizione delle coppie gay

La decisione è stata presa dalla Chiesa episcopale, ma i vescovi ribadiscono: "non si tratta di un matrimonio"

Dopo le aperture di Barack Obama, anche i religiosi hanno fatto un passo in avanti verso il riconoscimento dei diritti dei gay. La Chiesa episcopale statunitense ha infatti deciso che è arrivato il momento di dare il via libera alla benedizione delle coppie dello stesso sesso

Nel corso della convention annuale che si è tenuta nell'Indiana, i religiosi hanno inoltre stabilito che i transessuali potranno accedere al sacerdozio, dopo che una simile decisione era stata presa nel 2009 nei confronti dei gay. 

Con questa nuova cerimonia, chiamata “Testimonianza e benedizione di un patto permanente”, le coppie dello stesso sesso potranno così percorrere la navata della chiesa e scambiarsi gli anelli davanti all'altare.

È stata inoltre prevista una sorta di 'obiezione di coscienza', che permetterà ai vescovi contrari alle unioni gay di non celebrare la liturgia. Il rito ha al momento una valenza provvisoria di tre anni, in attesa dell'approvazione del resto del clero. 

I sacerdoti hanno voluto sottolineare come questo rituale non sia equiparabile al sacramento del matrimonio. “Abbiamo autorizzato la benedizione, e la benedizione è diversa dal matrimonio”, ha specificato la portavoce Nancy Davidge alla Cnn. “Una benedizione è la risposta teologica ad una relazione stabile e monogama”. 

Non tutti sono però soddisfatti. Secondo alcuni sacerdoti questa “benedizione” non avrebbe nessun fondamento teologico, e potrebbe creare molta confusione nel mondo religioso.   

“Sarà comunque visto come un matrimonio” ha detto preoccupato alla Bbc il reverendo Lewis.  “Il mondo cristiano … penserà che la Chiesa episcopale ha approvato il matrimonio omosessuale cambiando radicalmente la dottrina”, gli ha fatto eco il vescovo Edward Little. 

Durante la convention di Indianapolis, i sacerdoti della Chiesa episcopale hanno inoltre deciso di aprire le proprie porte ai preti transessuali, prendendo atto in questo modo di una situazione già esistente, come testimonia il caso di Carla Robinson, vicario della chiesa di Tutti i Santi a Seattle. 

Non è la prima volta che la Chiesa episcopale, che negli Stati Uniti conta quasi 2 milioni di fedeli, prende una decisione simile. Nel 2003 fece discutere il caso di Gene Robinson, il primo uomo dichiaratamente omosessuale a diventare vescovo.  

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