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Venerdì, 29 Marzo 2024
Summit Nato di Chicago / Stati Uniti d'America

Usa, summit Nato: scontri tra manifestanti e polizia

I leader dell'Alleanza Atlantica sono a Chicago per discutere di Afghanistan e sistemi di difesa, mentre migliaia di persone sono giunte in città per protestare contro l'imperialismo

Dopo Spagna e Germania, le proteste sono arrivate fino a Chicago. Questa volta il nemico è l'imperialismo, e in migliaia sono giunti nella città statunitense dove si sta tenendo il 25esimo summit della Nato. I paesi membri si troverranno a discutere del ritiro delle dall'Afghanistan, di nuovi sistemi di difesa e dello scudo antimissilistico, progetto profondamente criticato da Mosca. 

La giornata di ieri si è conclusa con gli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti. Almeno 45 persone sono state arrestate e circa 4 poliziotti si troverebbero all'ospedale, secondo quanto ha riferito alla Cnn Garry McCarthy, sovrintendente della polizia di Chicago. Oltre alle forze dell'ordine, sarebbero stati ricoverati anche alcuni manifestanti. “La polizia ha portato dietro le sbarre numerosi attivisti, che chiedono di essere curati da un medico”, denunciano gli indignati sul loro account Twitter. 

Secondo quanto riportato dall'Ansa, la polizia avrebbe caricato i manifestanti dopo che alcuni di questi avrebbero cercato di deviare il corteo dal percorso stabilito, mentre gli attivisti affermano di essere stati attaccati gratuitamente. Proprio nei giorni prima dell'inizio del summit, le forze di sicurezza avevano annunciato il pericolo di infiltrazioni da parte dei black blok, minaccia che sembra essere stata scongiurata. 

Summit Nato di Chicago. Accordi e proteste. Le foto

Gli scontri hanno avuto luogo ieri, nel primo giorno del summit, mentre il presidente statunitense Barack Obama stava tenendo un incontro con il suo collega afghano Hamid Karzai. I membri dell'Alleanza Atlantica si stanno infatti preparando ad abbandondare il Paese dopo quasi dieci anni di guerra. Mentre le truppe americane si preparano a tornare a casa entro il 2014, alcuni alleati, tra cui l'Australia, avevano già annunciato la volontà di rientrare in patria entro la fine del 2013.

I leader dell'Alleanza Atlantica hanno anche concordato il lancio dello scudo antimissilistico, che dovrebbe essere attivo entro il 2015, ed hanno approvato circa 20 progetti multinazionali. Tra questi vi è anche un sistema di sorveglianza con i droni nato nella base militare statunitense a Sigonella, in provincia di Catania. Questo progetto, chiamato Ags (Alliance Ground Surveillance) era stato approvato all'inizio dell'anno da 13 paesi, tra cui l'Italia. I governi coinvolti sono tenuti ad acquistare cinque droni e i sistemi di controllo collegati, mentre la Nato si occuperà del loro mantenimento e della loro operatività. Il sistema sarà operativo nel 2017, e porterò nella base di Sigonella almeno altri 600 militari. 

 

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