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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Zaky e l'incubo di un nuovo caso Regeni: "E' stato torturato"

L'attivista e studente dell'Università di Bologna è stato arrestato al Cairo, in Egitto. La denuncia della ong 'Egyptian Initiative for Personal Rights': ''Picchiato e sottoposto a elettroshock''

''Nell'arco di 24 ore è stato picchiato, sottoposto a elettroshock'': sale la preoccupazione per Patrick George Zaky l'attivista e studente dell'Università di Bologna arrestato venerdì scorso al Cairo, in Egitto. Secondo la ong egiziana 'Egyptian Initiative for Personal Rights', il giovane sarebbe stato anche interrogato e minacciato, mentre cresce il timore di essere di fronte ad un nuovo 'caso Regeni'. Come lo studente italiano trovato morto nel 2016, anche Zaky si batteva per i diritti civili, e anche lui è scomparso per alcune prima che le autorità egiziane rendessero noto il suo arresto La pesante accusa nei suoi confronti è ''istigazione al rovesciamento del governo e della Costituzione".

Patrick George Zaky, studente e attivista arrestato un Egitto

Nella giornata di ieri era arrivata la conferma dell'arresto dello studente del Master GEMMA (studi di genere e delle donne) dell'Università di Bologna, da parte delle autorità giudiziarie egiziane. Con il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, che ha subito espresso la sua preoccupazione per le condizioni di Zaky:  ''Scomparso per alcune ore all'arrivo al Cairo, si trova ora agli arresti nella città natale di al Mansoura, e rischia una detenzione prolungata e tortura, denuncia Noury. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio segue con attenzione, attraverso l’ambasciata a Il Cairo, la vicenda dell’arresto. Lo si apprende da fonti della Farnesina''.

Studente arrestato in Egitto: quali sono le accuse 

Per ora la Procura di Mansoura Sud ha ordinato che Patrick George Zaky sia trattenuto in custodia cautelare per 15 giorni. Lo studente è stato arrestato venerdì al Cairo in base al procedimento numero 7245 del 2019, emesso contro di lui dalla stessa Procura. Lo riferisce sulla sua propria pagina Facebook la ong egiziana 'Egyptian center for economic and social rights' (Ecesr). Tra le accuse contro lo studente, precisa la ong, anche quella di "istigazione al rovesciamento del governo e della Costituzione".

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Studente arrestato in Egitto, la denuncia: ''E' stato torturato''

Patrick George Zaki, lo studente al master Gemma dell'Università di Bologna è stato torturato dalle autorità egiziane. Lo denuncia attraverso la propria pagina Facebook la ong egiziana 'Egyptian Initiative for Personal Rights'. Secondo gli avvocati dello studente, denuncia la ong Eipr, Patrick George Zaki nell'arco di "24 ore" è stato "picchiato, sottoposto a elettroshock, minacciato e interrogato su varie questioni riguardanti il suo lavoro e il suo attivismo". In una nota, la ong, per la quale lavorava il ragazzo, ricostruisce tutte le fasi della vicenda. La mattina di venerdì 7 febbraio, riferisce la Egyptian Initiative for Personal Rights,

"Patrick George Zaki è stato fermato all'aeroporto del Cairo mentre rientrava a casa dall'estero".

Patrick, che aveva lasciato l'Egitto lo scorso agosto, era impegnato in un master all'Università di Bologna e rientrava in Egitto per una "breve visita alla sua famiglia", quando "è stato preso in custodia all'aeroporto dalla National Secirity Investigations (Nsi) egiziana ed è scomparso per le successive 24 ore".

Patrick, prosegue la denuncia della ong, è stato inizialmente portato in una struttura della Nsi al Cairo per essere interrogato, "prima di essere trasferito negli uffici Nsi della sua città natale", Mansoura, a circa 120 chilometri a nordest della capitale. Qui, secondo i suoi legali, che lo hanno incontrato oggi nell'ufficio del procuratore di Mansoura, sarebbero avvenute le percosse, le torture e le minacce contro il giovane.

Studente arrestato in Egitto, i legali: ''Accuse false nei suoi confronti''

Nell'interrogatorio avvenuto  davanti al pubblico ministero di Mansoura, contro Patrick George Zaki sono state mosse accuse "false". E' quanto denunciano i legali dello studente, secondo quanto riferisce in una nota la ong Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), per la quale lavorava il giovane arrestato ieri al Cairo. Il rapporto di polizia presentato allo studente, denunciano i legali, "sostiene falsamente che venne arrestato a un posto di blocco nella sua città natale, a seguito di un ordine emesso a settembre 2019". I legali dello studente sottolineano che Patrick ha lasciato l'Egitto "nell'agosto del 2019" per iniziare i suoi studi in Italia e "questo è il suo primo ritorno fin da allora". Le accuse presentate fino a questo momento nei confronti del giovane comprendono: "Pubblicazione di voci e false notizie che puntano a disturbare la pace sociale e fomentare il caos; incitamento alla protesta senza il permesso delle autorità competenti allo scopo di minare l'autorità dello stato; incitazione al rovesciamento dello stato: gestione di un account social media che mira a compromettere l'ordine sociale e la sicurezza pubblica; incitamento a commettere violenze e al terrorismo". 

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L'Eipr chiede "l'immediata scarcerazione" di Patrick George Zaki e che venga "messa fine alla continua persecuzione e alle detenzioni arbitrarie dei professionisti dei diritti umani, dei membri dei gruppi della società civile e dei giornalisti". Dall'ottobre dello scorso anno, ricorda Eipi, sono stati sei i membri della ong che sono stati temporaneamente arrestati e interrogati, anche per periodi di due giorni.

Studente arrestato in Egitto, su Change una petizione per liberarlo

Intanto scatta una petizione sulla piattaforma Change.org per chiedere al governo egiziano "il rilascio di Patrick George Zaky". Le firme hanno superato quota 1000, e crescono di minuto in minuto mano a mano che la notizia dell’arresto si diffonde. "Patrick George Zaky - riporta il testo della petizione - è stato preso in custodia dalla polizia egiziana una volta atterrato all’Aeroporto del Cairo".

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