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Giovedì, 28 Marzo 2024
Auto e moto

Da Reggio Calabria a Capo Nord in sella a un Honda Monkey 125: l'impresa di Gianclaudio

Il rider Gianclaudio Aiossa ha macinato oltre 10.000 km in 18 giorni percorrendo solo strade statali e secondarie

Il moto-viaggiatore Gianclaudio Aiossa ha proposto a Honda all’inizio dell’estate di sposare una sfida che aveva in mente da tempo. Abituato ai grandi raid in sella alle maximoto (con Honda due Gibraltar Race in sella all’Africa Twin e un giro dell’Islanda partendo da Reggio Calabria con la NC750X), quest’anno l’idea era di fare qualcosa di ancora più straordinario: raggiungere una delle mete mitiche per i mototuristi di tutta Europa, Caponord, non con una grossa moto da turismo, bensì con una moto piccola e adatta alla città!

Già, perché il Monkey 125, con le sue ruote da 12", il motore da quasi 10 CV, il sellone comodo e il grande manubrio, ispira simpatia e grande divertimento fin dal primo sguardo, ma di sicuro non un raid da 10.000 km in poco più di due settimane! Eppure il rider calabrese ce l’ha fatta e la piccola-grande moto non ha perso una scintilla, peraltro consumando pochissimo, chiedendo solo tre piccoli rabbocchi di olio e “spiattellando” una gomma posteriore. Problemi? Nessuno. Divertimento? Tanto, soprattutto di fronte agli sguardi increduli e ammirati di chi “fin lassù” ci è arrivato con vere moto da turismo. Ecco il suo racconto.

"L’ardua sfida ha avuto inizio il 5 luglio al sorgere del sole. Ho caricato sul Monkey il mio bagaglio da 40 kg e sono partito verso l’ambita meta, Capo Nord. I pochi giorni a disposizione per percorrere gli oltre 10.000 km previsti hanno richiesto grande resistenza alla guida e un’andatura sicura e regolare, che mi ha permesso di resistere alla stanchezza che giorno dopo giorno si accumulava, partendo sempre all’alba per coprire distanze quotidiane comprese tra i 500 e i 700 km con punte anche di 900 km!" racconta Aiossa, che aggiunge: "La piccola cilindrata dell’Honda Monkey, 125 cc non mi ha permesso di percorrere autostrade e strade a scorrimento veloce per la quasi totalità del viaggio, ad eccezione di alcuni stati che hanno regolamentato l’accesso dei motocicli inferiori ai 150cc, permettendomi quindi raramente di avanzare ad una velocità di crociera prossima a quella massima che è di circa 100 km/h".

L’impegnativa distanza da percorrere quotidianamente ha messo a dura prova Gianclaudio che ha definito così il suo compagno di viaggio: "Il Monkey si può fermare solo sotto ad un carrarmato! Non si è mai arreso a nulla, è stato davvero indistruttibile. Ho sfruttato la grande comodità della sella e della posizione di guida. Il suo cavallo di battaglia sono sicuramente l’affidabilità e i consumi. Ho potuto constatare 55 km/l a pieno carico, ovvero io più un borsone da quasi 40 kg".

Raid Reggio Calabria - Capo Nord - Gianclaudio Aiossa & Honda

L'ultima di tante imprese con Honda

Gianclaudio Aiossa, ha già compiuto altre imprese con il supporto di Honda – nel 2015 alla guida di una Honda NC750X ha raggiunto l’Islanda. Il 2016 lo ha visto protagonista alla Gibraltar Race in sella all’Africa Twin che, prima di tornare a casa a Reggio Calabria, l’ha accompagnato nel giro dell’intera penisola iberica. Nel 2017 ha partecipato ancora una volta alla Gibraltar Race, sempre con una Africa Twin. Infine il 2018 è l’anno delle sfide nazionali, con le partecipazioni alla “20.000 Pieghe” e alla “Hard Alpi Tour Sanremo – Sestriere”, in sella all’Africa Twin Adventure Sports. Infine, inizio spettacolare del 2019 con la partecipazione a marzo al raid Honda Adventure Roads in Sudafrica. Ed eccoci a oggi, di nuovo in giro per il mondo con il fantastico Monkey 125. "È proprio grazie a quest’ultima, dura sfida, che mi sento oggi definitivamente un vero Adventure Rider Honda" – aggiunge Gianclaudio dopo aver elencato le sue imprese.

Le tappe del viaggio

Dopo la partenza il 5 luglio all’alba da Reggio Calabria, ha percorso due tappe in Italia, poi due in Germania, una in Danimarca e due in Svezia per raggiungere con un’ultima tirata notturna l’agognata meta di Capo Nord. Gli abbiamo chiesto se si fosse riposato durante il rush finale: "Mi sono riposato un paio d’ore appoggiato a un tavolo durante una sosta a un distributore di benzina e poi a Capo Nord, dopo le foto di rito davanti al globo simbolo del luogo, ho riposato altre 2 ore, anche perché lì di notte è giorno!”

Dopo aver raggiunto l’obiettivo stabilito, il Monkey e Gianclaudio avevano ancora il lungo viaggio di ritorno da affrontare insieme. Ripartito in senso orario, ha attraversato Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria per poi rientrare in Italia raggiungendo Ravenna dove si è riposato nel weekend prima di raggiungere la sede di Honda Motor Europe a Roma a bordo del suo ormai inseparabile Monkey 125 cc con ben 10.100 km in più sul contakm.

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