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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La prima città europea senza auto nel 2019: Oslo

Ecco come farà la capitale norvegese a dire addio alle auto

Oslo nel 2015 è stata la prima città europea a pianificare il divieto totale per le automobili entro il 2019. E sembra proprio che riuscirà nel suo intento.

Oslo senza auto: come è iniziata

Il processo iniziò nel 2005 quando la città crebbe più velocemente di qualsiasi altra nel vecchio continente. Quell’anno Oslo vide un’immigrazione record e una crescita maggiore anche dal punto di vista edilizio. Aumentò la natalità e le aspettative di vita: la città riuscì così ad evitare anche la grande crisi finanziaria europea. Ovviamente il traffico in tutto ciò diventava sempre più congestionato, motivo per cui nacquero centinaia di parcheggi all’entrata della città, 60 chilometri di piste ciclabili e posti auto orario in centro molto costosi nella fascia centrale della giornata.

Attacco alle quattro ruote?

Non era un vero e proprio attacco alle auto, piuttosto un progetto che come intento aveva puntare tutto sulla mobilità sostenibile. L'Istituto norvegese di sanità pubblica ai tempi, infatti, decretava l’inquinamento atmosferico come il responsabile di 185 morti premature nella sola città ogni anno: erano i trasporti a rappresentare il 60% delle emissioni di gas serra, secondo i dati rilasciati. La Norvegia, dunque, ha così iniziato a ridurre l’uso dell’automobile e il consumo di combustibili fossili puntando all’aumento dei viaggi in bici. Obiettivo: +16% entro il 2025, almeno.

Oslo: il cambiamento

Non è stato facile per Oslo. La città non ha una cultura ciclistica radicata. Solo prima della seconda guerra mondiale l'uso della bicicletta era frequente. Finite le restrizioni della mobilità nel dopoguerra, quasi contemporaneamente, al largo delle coste norvegesi è stato scoperto il petrolio, che ha reso il paese ricco e tra più alti tassi di proprietà di vetture nell’Ue. La bici? Un ricordo, fino al 2005.

La prima città green d'Europa

La popolazione dopo diverse battaglie è sempre più incline all'utilizzo delle due ruote: oggi la città gode di 180 km di piste ciclabili e di sovvenzioni da 500 euro a 1.000 euro per l'acquisto di biciclette elettriche. Chissà che in aiuto dell'hinterland poi non arrivi un servizio di sharing... mezzi chiusi, utilizzabili durante il maltempo, ovviamente a zero emissioni.

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