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Sabato, 20 Aprile 2024
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Cannabis legale: si può guidare dopo aver fumato?

La marijuana “light” dilaga anche in Italia ma fumarla e mettersi al volante è ancora illegale e si rischia la sospensione della patente e di dover affrontare un processo

Farsi una canna di “erba legale” non mette al riparo dalla sospensione della patente e dalle conseguenze penali che possono derivare dall'averla fumata. Se infatti anche in Italia dilaga la marijuana light grazie a negozi dedicati, ma anche alla libera rivendita in tabaccherie ed erboristerie, è bene sapere che benché sia legale commercalizzare la cannabis a basso contenuto di Thc (tetraidrocannabinolo inferiore allo 0,6%), la legge 242 del 2016  non autorizza a fumarla. 

In sostanza, il rivenditore può commercializzare liberamente i fiori di canapa legale, ma la responsabilità su come questi vengono usati ricade sull'acquirente

La “New Canapa Economy” come ribattezzata da Coldiretti presenta infatti dei rischi. Se la legge 242 promuove la coltivazione e la trasformazione della canapa presso gli agricoltori per scopi industriali (cosmetici, materiali isolanti o da costruzione, tessuti, oli e combustibili ad esempio) fumare una canna "legale" rimane una pratica fuorilegge 

Mettersi al volante subito aver fumato può portare alla sospensione della patente e all'imputazione per guida in stato di ebbrezza. Lo conferma l'avvocato Carlo Alberto Zaina come riporta il portale Autoemoto.it

Se un automobilista viene trovato in possesso di marijuana, le forze di polizia possono infatti disporne il sequestro al fine di analizzarne la composizione e stabilire se si trovi in possesso di sostanza stupefacente o meno. Nel frattempo, possono sospendere la patente ed imporre al sospettato di sottoporsi agli esami tossicologici per accertare se si trovi in una situazione di guida in stato di ebbrezza. Stessa cosa può accadere in caso di incidente con morti o feriti gravi.

Se se ne fa un uso abituale c'è la forte probabilità di risultare positivi. 

I test antidroga mirano a quantificare il quantitativo del principale metabolita del Thc, il THC-COOH: se risulta presente in concentrazioni superiori a 50 ng/ml si è positivi. Il risultato dei test tossicologici varia moltissimo in base a numerosi fattori, come il metabolismo individuale, la quantità di cannabis fumata e il tempo intercorso tra l'assunzione e il prelievo.

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