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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Patente a punti: come funziona e come recuperare quelli persi

Tutto ciò che c'è da sapere sulla patente a punti: i corsi da frequentare per recuperare punti, le regole per i neo-patentati, il "bonus buona condotta"

Introdotta in Italia il 1° luglio del 2003, la patente a punti (conosciuta internazionalmente come point system) è un meccanismo pensato per responsabilizzare ulteriormente i guidatori e di conseguenza diminuire il numero di incidenti e violazioni del Codice della Strada. 

Come funziona la patente a punti?

Come è risaputo, il sistema è concepito con un punteggio di partenza che può crescere (in assenza di infrazioni accertate) o decrescere a seconda della condotta di chi si siede al volante e della gravità delle infrazioni commesse. Ad ogni patente di guida, ad ogni CQC (Carta di qualificazione del conducente) e ad ogni certificato di abilitazione professionale KB e KA viene assegnato un punteggio iniziale di 20 punti, che diminuisce ogni volta che viene commessa una delle infrazioni indicate in un’apposita tabella dei punteggi del Codice della strada (articolo 126-bis). Si può perdere da un punto a dieci punti, a seconda della gravità della violazione commessa. Per i neopatentati, nei primi tre anni, i punti persi per ogni violazione vengono raddoppiati. Se vengono accertate più infrazioni contemporaneamente possono essere tolti al massimo 15 punti. Nel caso le infrazioni accertate ve ne fosse una che comporta la sospensione o la revoca della patente, tuttavia, vengono sottratti tutti i punti previsti senza alcuna limitazione. In ogni caso le decurtazioni possono produrre al massimo l’azzeramento del punteggio che, quindi, non scende mai sotto quota zero.

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Quando e a chi vengono tolti i punti dalla patente?

I punti vengono tolti dalla patente di chi si trova alla guida al momento dell’infrazione e non a quella del proprietario del veicolo. Infatti l’organo di polizia stradale (polizia, carabinieri, vigili urbani, etc.) che accerta la violazione consegna al conducente un verbale di multa indicando anche il punteggio da decurtare. Nel caso non fosse possibile identificare il conducente il verbale viene inviato al proprietario del veicolo o, nel caso di società, al legale rappresentante dell’azienda, che deve comunicare entro 60 giorni all’organo di polizia che ha accertato la violazione, i dati personali e della patente di chi era alla guida al momento dell’infrazione. Se queste informazioni non vengono comunicate, il proprietario deve pagare una sanzione amministrativa aggiuntiva, che va da 250 a 1000 euro circa, ma non perde i punti della patente. Nel caso di autotrasportatori, tassisti e autisti di vetture in noleggio con conducente (NCC) la decurtazione riguarda l'abilitazione professionale, CQC oppure KB e KA, se al momento dell'infrazione l'organo accertatore rileva che il conducente stava svolgendo il servizio per il quale è richiesta quell'abilitazione.

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Punti persi sulla patente: a chi chiedere chiarimenti?

Qualsiasi segnalazione o richiesta di chiarimenti riguardo la lettera del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che informa della decurtazione punti deve essere rivolta all'organo di polizia stradale (polizia, carabinieri, vigili urbani, etc.) che ha fatto la multa, come è indicato sulla stessa lettera. Infatti è proprio l’organo di polizia che ha accertato la violazione che registra il punteggio da detrarre dalla patente negli archivi informatici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. L'operazione è effettuata dopo che il verbale è diventato definitivo: cioè dopo che è stata pagata la sanzione pecuniaria, oppure gli eventuali ricorsi si sono conclusi in senso sfavorevole per l’interessato, oppure sono scaduti i termini per la loro presentazione. Successivamente il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sulla base della decurtazione registrata e senza entrare nel merito dell'operato degli organi di polizia, comunica l'avvenuta riduzione di punteggio con una lettera inviata al domicilio degli interessati.

Non ho più punti sulla patente: cosa fare?

Nel caso il punteggio della propria patente risulti azzerato sarà necessario rifare gli esami. All'esaurimento dei punti, infatti, scatta l’obbligo di revisione della patente di guida. Il Ministero invia al conducente una lettera con la quale lo invita a rifare, entro 30 giorni, gli esami previsti per il rilascio della propria patente. In questo periodo è ancora possibile circolare. Se però gli esami non vengono sostenuti o non vengono superati la patente viene sospesa a tempo indeterminato. Nel caso l'esame venga superato, sulla patente vengono ripristinati i 20 punti iniziali.

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Come posso vedere quanti punti ci sono sulla mia patente?

Ogni patentato può controllare in tempo reale il saldo dei propri punti. Basta chiamare da un telefono fisso il numero 848782782, attivo 7 giorni su 7 al costo di una telefonata urbana, oppure consultare il Portale dell'automobilista, sito web del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dedicato alle pratiche on line del settore motorizzazione.

Come si recuperano i punti della patente persi?

Nel caso siano stati persi dei punti, ma il punteggio non sia ancora esaurito, per recuperare è possibile frequentare dei corsi speciali presso autoscuole o altri centri autorizzati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. I suddetti corsi consentono di recuperare:

  • 6 punti a chi ha la patente AM, A1, A2, A, B1, B, BE
  • 9 punti a chi ha la patente C1, C1E, C, CE, D1, D1E, D, DE, il certificato di abilitazione professionale di tipo KA e KB, la carta di qualificazione del conducente (CQC).

Quando e come si ottiene il “bonus per buona condotta”?

Nel caso in cui il punteggio non sia azzerato ma sia inferiore a 20, è possibile ripristinare la quota iniziale di 20 se per due anni dall’ultima infrazione non si commettono violazioni che comportano decurtazioni. Ai conducenti che hanno almeno 20 punti viene automaticamente attribuito un “bonus” di 2 punti ogni due anni trascorsi senza infrazioni che fanno perdere punti. Con questo sistema si possono raggiungere al massimo 30 punti. Invece, a partire dal 13 agosto 2010, per i neopatentati, nei primi tre anni, per ogni anno trascorso senza infrazioni che provocano decutrazione di punteggio è attribuito un "bonus" di 1 punto, fino ad un massimo di 3 punti totali.

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