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Sabato, 20 Aprile 2024
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Coronavirus: Accor adotta misure per far fronte all’emergenza


Roma, 6 apr. (Labitalia) - "Nel corso delle ultime tre settimane, la crisi è diventata sempre più grave, con oltre la metà della popolazione mondiale confinata e chiusa nelle proprie case. Ciò ha provocato un vero e proprio arresto del settore dei viaggi, della ristorazione e dell’intrattenimento, che sta influenzando notevolmente il nostro ramo. Oggi, più della metà degli hotel Accor in tutto il mondo sono chiusi, probabilmente oltre i due terzi anche nelle prossime settimane. Una buona notizia, però, è la conferma del recupero del mercato alberghiero cinese con progressivi miglioramenti del tasso di occupazione e dell'attività F&B. Il repentino peggioramento della situazione ha spinto il Gruppo a intraprendere azioni drastiche in tutte le sue operazioni globali. Queste azioni sono indispensabili per limitare l'impatto negativo su guadagni e liquidità e sono necessarie per prepararsi al recupero post-crisi". E' quanto si legge in una nota di Accor.


"In questa situazione senza precedenti, il Gruppo si trova più che mai al fianco di collaboratori, partner e comunità, fornendo loro tempo, risorse e accesso alle reti locali e internazionali del Gruppo. Le prime misure per far fronte a questa situazione sono state messe in atto già da febbraio. Considerate le evoluzioni in corso, il Gruppo ha deciso di attuare nuove azioni forti", sottolinea.


Nel complesso, queste includono: abolizione dei viaggi, il blocco delle assunzioni, la disoccupazione parziale o tecnica che colpisce il 75% del personale della sede centrale nel secondo trimestre, generando una riduzione minima di 60 milioni di euro di costi centrali nel 2020; la revisione degli investimenti ricorrenti prevista per il 2020, con una riduzione di 60 milioni di euro di spese per l'anno. Allo stesso tempo, il Gruppo continua a razionalizzare tutte le altre spese (distribuzione, marketing, It, ecc.) per far fronte alla prevista riduzione del fatturato.


"Grazie alla sua recente trasformazione in un modello di asset-light e alla sua strategia di conservazione della liquidità, Accor ora può contare su un bilancio solido, con oltre 2,5 miliardi di euro di liquidità disponibile, e una linea di credito revolving non utilizzata per 1,2 miliardi di euro. Se è ancora troppo presto per stimare la durata di questa crisi, il Gruppo sta già anticipando forti ripercussioni sulla sua performance per il 2020, ma rimane molto ottimista sulle prospettive per il settore alberghiero, e quindi anche per l’azienda stessa, sia per i suoi collaboratori, partner o azionisti", prosegue la nota, precisando che, "in questo periodo senza precedenti, il Consiglio di amministrazione di Accor ha deciso di completare le azioni attuate dal management, ritirando la sua proposta di pagamento del dividendo previsto per il 2019, ovvero 280 milioni euro".


"Dopo aver consultato i principali azionisti del Gruppo, JinJiang International, Qatar Investment Authority, Kingdom Holding Company e Harris Associates, Accor ha deciso di allocare il 25% del dividendo previsto (70 milioni di euro) al lancio di 'All Heartist Fund', un veicolo per usi speciali legati all’emergenza Covid-19", osserva.


"Questo fondo in particolare aiuterà: i 300.000 dipendenti del Gruppo, impegnandosi a pagare le spese ospedaliere derivanti dal Covid-19 per coloro che non dispongono di previdenza sociale o assicurazione medica; caso per caso, i collaboratori in aspettativa che si trovassero in gravi difficoltà economiche; caso per caso, i singoli partner che incontrano difficoltà finanziarie; inoltre, il Gruppo implementerà ulteriormente le sue iniziative di solidarietà a supporto degli operatori sanitari di prima linea e delle organizzazioni no profit", spiega.


"Questa iniziativa riflette la volontà di Accor e dei suoi azionisti - rimarca - di partecipare concretamente e significativamente alle iniziative di solidarietà globale per affrontare l'attuale crisi sanitaria e anticipare le esigenze future. Questo fondo ha ricevuto il sostegno unanime dei membri del Consiglio di amministrazione, che hanno deciso di ridurre del 20% l'ammontare delle loro quote di partecipazione a beneficio di 'All Heartist Fund'. Allo stesso tempo, Sébastien Bazin, presidente e amministratore delegato di Accor, rinuncia al 25% della sua retribuzione per la durata della crisi, mentre l'importo equivalente sarà versato al Fondo".


Sébastien Bazin, presidente e Ceo di Accor, ha commentato: “La nostra missione è accogliere, proteggere e prendersi cura degli altri. Alla luce di questa situazione di emergenza, abbiamo deciso di agire in modo immediato e significativo, nello spirito dei nostri valori e impegni. Attraverso questo gesto di grande impatto, desideriamo esprimere la nostra solidarietà e gratitudine a tutti coloro che dimostrano coraggio e altruismo durante questa crisi. A nome del consiglio di amministrazione, desidero ringraziare i principali azionisti del Gruppo. Senza di essi, il 'All Heartist Fund' non sarebbe stato possibile".


"Voglio anche rendere un omaggio speciale ai team Accor di tutto il mondo. Stanno affrontando l'attuale crisi con ammirevole coraggio, dedizione e professionalità. Dato che il nostro settore sta attraversando periodi difficili, dobbiamo prendere decisioni difficili, ma Accor ha un bilancio solido che le consentirà di resistere a questa crisi e di emergere con forza durante il periodo di ripresa. Sono fiducioso che Accor riscoprirà presto la strada della crescita", ha concluso.


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