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Venerdì, 29 Marzo 2024
Lavoro

E' Ferrero l'azienda preferita dalle donne manager

Pubblicate classifiche aziende più attrattive in Italia per i professionisti junior e senior a confronto


Milano, 5 dic. (Labitalia) - I professionisti scelgono soprattutto aziende italiane tra i Most Attractive Employers nel 2019: Ferrero, Ferrari, Intesa Sanpaolo, Luxottica, UniCredit, Eni, Enel, Ferrovie dello Stato Italiane e Lamborghini sono tra le più ambite. In particolare Ferrero, Luxottica, Intesa Sanpaolo e FSI sono tra le 5 più ambite dalle giovani manager: Ferrero è la prima per gradimento per tutte le donne intervistate, indipendentemente dal profilo accademico (Business o stem).


Emerge dalla ricerca "Universum Most Attractive Employers Italy 2019 Professionisti: le aziende dei desideri dei giovani professionisti italiani" realizzata da Universum Global, società svedese leader globale nei progetti di ricerca e consulenza in campo employer branding. La ricerca professionisti, giunta alla quarta edizione, ha registrato quest’anno un’ampia partecipazione: più di 8.000 tra giovani professionisti provenienti da 35 settori sparsi su tutto il territorio nazionale e quasi 4.000 professionisti senior, hanno voluto raccontare a Universum il loro punto di vista su carriera e datori di lavoro.


Per i professionisti di curriculum economico sei delle prime dieci aziende più attrattive sono italiane: tra le prime cinque, ad eccezione del colosso di Mountain View che conquista il primo posto, si piazzano in testa Ferrero, seguita da Intesa Sanpaolo, Luxottica e UniCredit. A livello generazionale, Google è il datore di lavoro che meglio parla ai giovani professionisti, mentre le figure senior si identificano maggiormente con Ferrero. Lamborghini e LVMH fanno per la prima volta il loro ingresso tra le TOP 10 della classifica.


Per i professionisti formatisi nell’area ingegneristica sono sei le italiane ad occupare le prime dieci posizioni: Ferrari, ENI, Ferrero, ENEL, Ferrovie dello Stato Italiane e Lamborghini. Non stupisce il posizionamento di Google e Apple, rispettivamente al primo e al terzo posto. Anche per gli STEM, il lusso di Sant’Agata Bolognese si fa largo come new entry nella top 10.


Ferrero rimane stabile in prima posizione per il pubblico femminile: è l’azienda più desiderata dalle giovani manager italiane. Luxottica, che recupera 3 posizioni, e Intesa Sanpaolo, Ferrovie dello Stato Italiane le altre italiane nella top 5 di gradimento, rispettivamente per profili economici e scientifici. Forte rappresentanza del settore Moda per le giovani manager che hanno studiato business: oltre a Luxottica, anche LVMH, Giorgio Armani, Calzedonia e Valentino tra le 15 aziende più desiderate. Rimangono salde ai primi posti le banche italiane – sia Intesa Sanpaolo che UniCredit Group, separate da pochi punti percentuali.


Per le giovani donne stem, il farmaceutico continua ad aumentare la propria attrattività: Novartis in testa, recupera 7 posizioni rispetto al 2018 e si piazza al quinto posto, seguita da Bayer e da Johnson & Johnson, in risalita di 10 e 2 posizioni rispettivamente. Sempre più desiderate dalle donne anche le italiane Eni, Enel e Fincantieri. “Come spiegare la presenza di queste aziende e di questi settori nella top 15 al femminile? -commenta Federica Leotta, Country Manager di Universum per l’Italia- Vengono percepiti come organizzazioni che investono molto nello sviluppo professionale, rispettose delle proprie persone, solide e votate, soprattutto il farmaceutico, ad una causa nobile e d’ispirazione da condividere e a cui contribuire, tutti elementi che rendono le aziende attrattive agli occhi delle giovani lavoratrici”


Sia i professionisti più giovani – fino a 5 anni di esperienza maturata – che i senior, indipendentemente dal proprio percorso accademico, vogliono essere coinvolti e dare un proprio contributo in un posto di lavoro stimolante, prima caratteristica da loro ricercata, seguita dalla possibilità di sviluppo e formazione professionale. In terza posizione, invece, i professionisti di profilo business collocano l’avere opportunità di essere un leader, mentre i profili Stem danno maggiore importanza alla meritocrazia, ovvero ad un luogo di lavoro che riconosca la loro performance, richiesta che condividono sia le figure junior che senior.


Le tendenze continuano su direzioni diverse per fasce di esperienza: i giovani professionisti riconoscono l’importanza di avere un obiettivo a cui ispirarsi e tendere, oltre la routine quotidiana ed un salario di base competitivo. Le figure senior, invece, premiano un ambiente di lavoro creativo e dinamico.


“La possibilità di alti guadagni futuri occupa le ultime posizioni nella top 10 sia per ambito che esperienza: la motivazione per chi già lavora sembra risiedere in un posto di lavoro che generi soddisfazioni personali oltre al solo aspetto materiale. L’aspetto monetario riveste sempre maggiore importanza invece per i giovanissimi della generazione Z, sempre secondo quanto monitorato dalla ricerca Universum 2019: sarà fondamentale quindi per le aziende modulare i propri messaggi in base all’audience alla quale si rivolgono per raccontare l’azienda per poter attrarre sì, ma anche mantenere coinvolte e motivate le persone giuste” commenta Leotta.


Universum stila ogni anno un Happiness Index: un indice in grado di misurare la felicità delle persone. Quest’anno i settori più felici risultano essere il farmaceutico, l’energetico e il finanziario. All’altro estremo si trovano invece arti ed intrattenimento, auditing e contabilità e retail.


Professionisti Stem business e chi ha intrapreso una professione in ambito legale si dicono più soddisfatti rispetto allo scorso anno, mentre coloro impiegati nell’insegnamento e nella salute vedono calare il proprio gradimento. Questo andamento va di pari passo con la probabilità di consigliare a terzi la propria posizione di lavoro attuale. Tra i maggiormente orientati al cambiamento troviamo le professioni legali, con il 30% che si dice interessato a cambiare lavoro nei prossimi sei mesi. Al contrario i professionisti della salute sono anche i più radicati: il 24% non cambierebbe posto di lavoro nei prossimi 4 anni.


Il principale obiettivo di carriera nel lungo termine – ripetuto per area di formazione, livello di esperienza e genere – è il raggiungimento di buon equilibrio tra lavoro e vita personale, attributo che conferma il proprio primato dallo scorso anno. Segue un lavoro stabile e sicuro per le categorie business, mentre gli Stem privilegiano la possibilità di essere un leader – in entrambi i casi questi obiettivi hanno guadagnato una posizione dal 2018 e si rivelano in contro tendenza rispetto a quanto rilevato tra gli studenti: chi studia business vuole fortemente diventare un leader, chi studia materie STEM è attratto dalla sicurezza dell’azienda. “Questi dati sono un’ulteriore conferma dell’importanza di segmentare il proprio messaggio in base al proprio pubblico di riferimento: ciò che attira i giovanissimi non rimane necessariamente un fattore di motivazione una volta entrati in azienda” continua Leotta.


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