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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Lavoro

Europee, De Maio (Ang): "Per giovani incrementare stanziamenti su esperienze virtuose"


Roma, 8 mag. (Labitalia) - "Il lavoro è il problema principale delle nuove generazioni, un tema delicato e complesso. Le politiche per i giovani devono essere trasversali e toccare diversi settori accompagnando l’intera crescita dei ragazzi. L’Europa può affrontare questo tema mettendo in campo politiche di lungo respiro e incrementando gli stanziamenti su esperienze virtuose".


Così Domenico De Maio, direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani (Ang), commenta l'appello in vista delle elezioni europee lanciato, in un'intervista nei giorni scorsi ad Adnkronos/Labitalia, dal presidente dei giovani imprenditori di Confapi, Jonathan Morello Ritter, secondo cui le istituzioni europee che usciranno dalle elezioni del prossimo 26 maggio dovranno dare "una programmazione decisa, veloce ed equa con priorità ai temi quali infrastrutture, ambiente ed energia, perché le imprese, soprattutto le piccole imprese, siano indirizzate ad investire in maniera corretta nei settori giusti".


"Mi riferisco - spiega - ai programmi che favoriscono l’acquisizione di conoscenze e competenze attraverso l’educazione non formale. Vanno trasferiti ai ragazzi, metodi per giungere alle soluzioni, e non soluzioni (sbagliate)".


"Quando si esce dall’università - sottolinea - si resta smarriti, c’è poco dialogo tra chi offre lavoro e chi lo cerca. Andrebbero di certo creati dei meccanismi di matching. Tuttavia, mi piace sottolineare che i programmi Erasmus+ e Corpo europeo di solidarietà sono validissime alternative per far esperienze, che arricchiscono il curriculum dei giovani, e che sono spendibili nel mercato del lavoro. Il tema è sicuramente offrire a tutti la possibilità di fare queste esperienze, per fare questo vanno aumentati i fondi".


Sulle difficoltà di mettersi in proprio, dall’accesso al credito a un costo del lavoro ancora troppo elevato, il direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani osserva che "la creatività e l’inventiva dei ragazzi sono parte della soluzione. Non può funzionare però che solo chi ha già garanzie può accedere al credito. Su questo deve intervenire lo Stato.


"Vanno in questa direzione - sostiene - le misure di recente messe in campo dal Governo per i giovani come il fondo sull’Innovazione e il bando Fermenti del dipartimento per le politiche giovanili che offrono rispettivamente finanziamenti per avviare startup innovative e cantieri di aggregazione, fatti da giovani per i giovani con un finanziamento a fondo perduto fino a 450mila euro. Per questo i candidati alle Europee dovrebbero impegnarsi a creare uno spazio di confronto permanente con i giovani, che non duri solo durante la campagna elettorale ma che prosegua anche una volta eletti. Una proposta: convochino come primo atto (e non solo) giovani a Bruxelles per ascoltarli".




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