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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Food: il Mirazur di Mauro Colagreco miglior ristorante al mondo

Si è guadagnato il 1° posto sul podio dei The World’s 50 Best Restaurants 2019


Roma, 26 giu. (Labitalia) - Il ristorante Mirazur di Mauro Colagreco si è guadagnato il 1° posto sul podio dei The World’s 50 Best Restaurants 2019. Le stelle del mondo della ristorazione si sono riunite ieri sera per la premiazione dei The World’s 50 Best Restaurants 2019, sponsorizzati da S.Pellegrino e Acqua Panna, tenutasi presso il Marina Bay Sands a Singapore. L'evento di quest'anno ha visto 26 paesi dei cinque continenti premiati con un posto nella lista ed è culminato con l'annuncio di un nuovo numero 1, quando lo chef Mauro Colagreco è salito sul palco per ritirare il doppio premio per il suo ristorante Mirazur, a Mentone (Francia), in quanto The World’s Best Restaurant 2019 e The Best Restaurant in Europe 2019.


Subentrando alla posizione n.1, al posto dell'Osteria Francescana, ascesa al gruppo Best of the Best nella hall of fame, il Mirazur ha scalato la cima dalla posizione n.3 nel 2018. Nel 2017 il ristorante si era classificato al 4° posto nella lista. Il Mirazur di Colagreco è affiancato sul podio dal Noma (No.2) a Copenaghen (Danimarca) e dall'Asador Etxebarri (No.3) ad Atxondo (Spagna). Il riconoscimento conferito al Mirazur, situato su una Costa Azzurra mozzafiato, è una testimonianza dell'amore che lo chef Colagreco nutre per i prodotti locali, la maggior parte dei quali sono coltivati nel giardino a tre piani del ristorante, a pochi metri dalla sala da pranzo.


William Drew, il direttore dei contenuti di The World’s 50 Best Restaurants, ha commentato: "Quest'anno siamo entusiasti di vedere il Mirazur aggiudicarsi il primo posto, dopo essere salito dal posto n.35 nella classifica dal suo debutto nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants nel 2009. Assistere al suo progresso è stato fantastico. Questo è stato un anno di crescita meravigliosa per l'intera lista, con così tante nuove entrate da tutti gli angoli del mondo. Siamo altrettanto lieti di dare il benvenuto ai sette ristoranti che in precedenza hanno occupato la posizione n.1 nella nuova categoria Best of the Best".


L’Italia è rappresentata nella lista di quest’anno da due ristoranti, oltre che il Lido 84, vincitore del premio Miele One To Watch 2019 e posizionatosi nella lista estesa al No.78. Piazza Duomo ad Alba si posiziona al No.29, mentre solo due posti più in basso si trova Le Calandre di Rubano. L’Osteria Francescana, che nel 2018 vinse il titolo di The World’s Best Restaurant, è quest’anno ascesa alla categoria Best of the Best con gli altri sei ristoranti che hanno raggiunto la posizione No.1 nella storia della lista. Lo chef Massimo Bottura, presente la sera della celebrazione, ha anche partecipato agli eventi #50BestTalks: Kitchen Karma, presentato da Miele, e al Food Meets Future, un evento sul futuro della gastronomia organizzato in occasione del 120° anniversario dello sponsor principale S.Pellegrino.


La Spagna è in prima linea con i suoi sette ristoranti presenti nei The World’s 50 Best Restaurants, di cui tre nella top 10: l'Asador Etxebarri (n.3), il Mugaritz (n.7), e il Disfrutar (n.9). Fuori dalla top 10 per poco, l'Azurmendi (Larrabetzu) ha saltato 29 posti fino ad arrivare al n.14 per vincere il Westholme Highest Climber Award 2019. Anche la Francia è rappresentata da cinque ristoranti di tutto rispetto che figurano nella top 50, tra cui l'Arpège (n.8), il Septime (n.15), l'Alain Ducasse au Plaza Athénée (n.16), l'Alléno Paris au Pavillon Ledoyen (n.25), così come il Mirazur.


Gli Stati Uniti contano sei ristoranti nella lista, tra cui il Cosme (n.23), guidato dal The World’s Best Female Chef 2019, Daniela Soto-Innes, e due nuove entrate: l'Atelier Crenn (n.35) e il Benu (n.47), entrambi a San Francisco (California). Quest'anno la Danimarca vanta due dei primi cinque riconoscimenti per la nuova incarnazione del Noma (n.2) e per il Geranium (n.5), entrambi siti a Copenaghen. Anche il Perù è tra i primi dieci posti nella lista con ristoranti di Lima, tra cui vi sono il Central (n.6), ancora una volta votato come The Best Restaurant in South America, e il Maido (No.10). Il Messico vanta anche due posti al vertice della lista, tra cui il Pujol (n.12), nominato The Best Restaurant in North America, e il Quintonil (n.24), entrambi siti a Città del Messico.


Anche il Regno Unito, l'Italia, il Giappone, la Cina, la Thailandia e la Russia sono rappresentati da due ristoranti nella lista. Alain Passard dell'Arpège di Parigi (n.8) vince il Chefs’ Choice Award, sponsorizzato da Estrella Damm. Il prestigioso riconoscimento viene votato dai migliori chef del mondo presenti nella lista e assegnato a un collega che abbia ricoperto un ruolo decisivo nel mondo della ristorazione nell'ultimo anno. Il premio The Art of Hospitality Award, sponsorizzato da Legle, viene assegnato al Den di Tokyo (n.11). Il ristorante è molto apprezzato per il suo approccio olistico nel servire gli ospiti, dal momento in cui si siedono a tavola fino al momento in cui concludono il loro pasto. Tra i ristoranti asiatici vi sono anche il Gaggan (n.4) di Bangkok, nominato The Best Restaurant in Asia, e l'Odette (n.18) dalla città ospitante di Singapore. Il The Test Kitchen (n.44), sito a Città del Capo, è stato nominato The Best Restaurant in Africa.


Il Schloss Schauenstein, sito a Fürstenau, Svizzera (n.50), si aggiudica il Sustainable Restaurant Award 2019. Questo premio è stato aggiudicato attraverso un'ispezione indipendente condotta dalla Food Made Good Global, divisione internazionale della Sustainable Restaurant Association, che valuta le strutture nella lista di 120 ristoranti che si auto-nominano per il premio sulla base di criteri di sostenibilità stabiliti. Nuovo per il 2019, l'American Express Icon Award è stato conferito allo chef e filantropo spagnolo José Andrés, residente negli Stati Uniti. Questo prestigioso riconoscimento celebra un personaggio che ha apportato un contributo eccezionale al mondo della ristorazione nel corso della propria carriera fino a oggi, la cui portata va ben oltre l'ambito culinario.


Jessica Préalpato, capo pasticciere presso l'Alain Ducasse au Plaza Athénée (n.16) a Parigi, riceve il The World’s Best Pastry Chef Award, sponsorizzato da Sosa. L'etica innovativa di Préalpato si basa sulla creazione di dolci naturali con prodotti di stagione dal sapore deciso, ma a basso contenuto di zuccheri e grassi. Infine, il Lido 84 a Gardone Riviera (Italia) si aggiudica il Miele One To Watch Award, premio che celebra una stella nascente tra i ristoranti di tutto il mondo presenti nella classifica ampliata, un ristorante che possiede il potenziale per fare la differenza nelle classifiche dei prossimi anni. Adesso è al 78° posto, ma chissà dove arriverà nelle classifiche future.




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