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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lavoro

Lavoro: Cafà (Fonarcom), con scuola sia interlocuzione attiva

Il presidente fondo interprofessionale, promuovere alternanza scuola-lavoro di qualità


Roma, 19 nov. (Labitalia) - “Abbiamo deciso di partire dal giovane per educare la persona a formarsi lungo tutto l’arco della vita. ‘Studiare e lavorare, studiare e lavorare’ senza soluzione di continuità in una crescita progressiva del lavoratore che si traduce in beneficio per l’impresa: ecco la direzione verso cui dobbiamo andare. L’apprendistato diventa così anche un modello esperienziale, in un’ottica di diffusione della formazione continua”. Andrea Cafà, presidente di Fonarcom, secondo fondo interprofessionale italiano, presenta così la tavola rotonda promossa da Fonarcom, che si svolgerà nell’ambito del V Forum Tuttolavoro, il 28 novembre a Roma.


Per Fonarcom, occorre "sviluppare una nuova ottica e creare un nuovo modello culturale, di cui l’apprendistato di primo livello può essere l’embrione e il sistema duale lo strumento per mettere in relazione scuola e impresa". “Scuola e piccole imprese -aggiunge Cafà- devono avviare un’interlocuzione fattiva, come già fa la grande azienda. Non è facile, ma va fatto. La scuola può cogliere l’occasione della nuova alternanza scuola lavoro per ‘ritararsi’, cioè promuovere un’alternanza scuola-lavoro di qualità, in cui impresa e scuola dialogano per un aggiornamento continuo dei fabbisogni formativi in grado di rispondere ‘in tempo reale’ ai rapidi cambiamenti del mercato. In questo modo, emergerà la vera alternanza”.


"Buona parte del cambiamento -spiega una nota Fonarcom- è demandata alla contrattazione collettiva e quindi alle regole da applicare ai rapporti di lavoro in azienda. Attraverso la promozione di una forte bilateralità, di cui i fondi interprofessionali sono un’espressione, sarà possibile promuovere azioni specifiche a sostegno dell’occupazione. Un ruolo centrale nella creazione di una rete delle politiche attive, come previsto dal d.lgs. 150 del 2015, potrebbe essere svolto proprio dai fondi interprofessionali, anello di congiunzione tra mondo delle imprese e lavoratori", aggiunge la nota. "In tale ottica, il supporto dei fondi interprofessionali nel rilancio delle politiche attive sarebbe fondamentale per l’inserimento e il reinserimento nel mondo del lavoro e per riallineare il disequilibrio tra domanda e offerta", conclude la nota.


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