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Sicurezza sui luoghi di lavoro, i consigli di Airbank contro il Covid-19


Roma, 3 apr. - (Adnkronos) - Nell’attuale emergenza sanitaria, nonostante moltissime aziende siano state costrette alla chiusura, ci sono industrie che forniscono servizi e beni di prima necessità e che non hanno mai fermato la produzione o l’erogazione di propri servizi. Mai come ora, quindi, la sicurezza sul lavoro diventa di vitale importanza. Per venire incontro a datori e dipendenti, Airbank, azienda attiva nel settore della sicurezza industriale e delle persone, condivide alcuni consigli utili per continuare ad operare in sicurezza, riducendo cosi la probabilità di contagio e diffusione del Covid- 19 nell’ambiente lavorativo.


Adottare misure di distanziamento sociale. Una delle prime misure da adottare in caso di emergenza sanitaria è il distanziamento sociale, ossia il ridurre al minimo i contatti umani e, quando inevitabili, garantire una distanza di almeno 1 metro tra i lavoratori. Da prediligere, quando possibile, il lavoro e i contatti per via telematica, in modo da eliminare completamente il rischio di contagio. Da non dimenticare, infine, che i suggerimenti valgono anche per le risorse esterne, quali consulenti e manutentori.


Posticipare tutti i viaggi non indispensabili. Per ridurre al minimo la possibilità di contagio è fondamentale rinviare tutti i viaggi di lavoro verso destinazioni italiane ed estere e verso altri luoghi di lavoro dei quali non si conoscono le condizioni medico-sanitarie né le misure adottate per arginare il virus. In caso di viaggi all’estero non prorogabili, si consiglia al datore di lavoro e ai lavoratori stessi di consultare sempre 'Viaggiare sicuri', il sito web dell’Unità di crisi della Farnesina.


Mettere a disposizione prodotti e soluzioni per una corretta igiene. I datori di lavoro hanno la responsabilità di mettere a disposizione dei lavoratori prodotti, soluzioni e informazioni che garantiscano una corretta igiene. Tra questi non solo acqua e sapone o, in alternativa, una soluzione disinfettante a base di alcool (almeno il 60%), ma anche le indicazioni ministeriali su come eseguire il lavaggio delle mani (di almeno 60 secondi), che devono essere esposte in corrispondenza dei dispenser del sapone. Da non dimenticare l’utilizzo di asciugamani di carta usa e getta, più igienici, che devono essere smaltiti correttamente per evitare possibili contagi.


Smaltire i rifiuti in maniera corretta. I dispositivi di protezione individuale (Dpi) usati sul luogo di lavoro, come guanti, mascherine e occhiali, possono essere contaminati è quindi, una volta utilizzati, è necessario trattarli come rifiuti sanitari e utilizzare contenitori adeguati allo scopo, onde evitare eventuali trasmissioni del virus. Ideali sono i contenitori per rifiuti ospedalieri, impermeabili e resistenti, ma in alternativa possono essere utili e pratici anche contenitori con apertura automatica o a pedale e dotati di coperchio, in modo da ridurre al minimo i contatti con prodotti potenzialmente infetti.


Incrementare la frequenza della pulizia delle superfici e degli oggetti condivisi. La pulizia delle superfici e degli ambienti di lavoro è importante in ogni situazione, ma nel contesto di attuale emergenza sanitaria diventa di vitale importanza. Tra i prodotti più efficaci per eliminare i coronavirus ci sono i disinfettanti a base di etanolo 62-71% o di ipoclorito di sodio allo 0,1%, ma anche di perossido di idrogeno (acqua ossigenata) allo 0,5%; effettuando una pulizia ripetuta e accurata delle superfici con acqua e prodotti di questo tipo i virus possono essere eliminati dopo 1 minuto. Da non dimenticare anche un adeguato ricambio d’aria, in particolare nei locali condivisi.


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