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Sabato, 20 Aprile 2024
Spending review

Cgil e Uil: 28 settembre sciopero generale Pubblico impiego

E' arrivata la conferma: i lavoratori dei due sindacati incroceranno le braccia. Al centro delle protesta, il decreto sulla Spending review e i "licenziamenti di massa"

Cgil e Uil hanno confermato lo sciopero generale del pubblico impiego già indetto per il 28 settembre dopo il nuovo incontro che si è tenuto oggi a Palazzo Vidoni con il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi.



La Cisl, invece, conferma che non parteciperà allo sciopero generale, giudicando positivamente anche l'incontro di oggi in cui il ministro ha illustrato ai sindacati le modalità che intende seguire per la gestione degli esuberi in seguito al decreto sulla spending review.

CGIL E UIL - "Questo incontro non ha prodotto nessun miglioramento. Confermiamo, insieme alla Uil, lo sciopero del 28 settembre". Rossana Dettori, sindacalista della Cgil, sintetizza così l'incontro tra le parti sociali e il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, sugli esuberi nella Pa appena conclusosi a palazzo Vidoni.

"Ci hanno chiesto di firmare una circolare non vincolante - continua Dettori- accolta solo dalla Cisl, che di fatto parla solo di tagli al personale e non di come far ripartire il sistema". Come Cgil e Uil "continueremo a sedersi al tavolo con il governo", sottolineano le sigle sindacali, ma "lo sciopero è inevitabile perché a tutt'oggi non c'è nessun miglioramento", conclude Paolo Pirani della Uil.

La posizione del Governo - "Il governo vuole raggiungere un accordo con i sindacati sulle modalità di gestione degli esuberi e sulla riorganizzazione del personale della pubblica amministrazione previsto dalla spending review, ma senza veti da nessuno". Lo ha sottolineato il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, al termine dell'incontro a Palazzo Vidoni con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Oggi il ministro ha convocato i sindacati per illustrare le modalità con cui intende procedere nella gestione degli esuberi secondo quanto previsto dalla spending review: "Ci siamo parlati con la solita franchezza. Il governo ha chiarito che c'è l'intenzione di dare attuazione alla norma introdotta nella spending review di dare luogo all'esame congiunto per la gestione delle eccedenze, dei prepensionamenti e della mobilità".

Il confronto con i sindacati, se ci sarà l'accordo, si tradurrà in una direttiva da inviare alle pubbliche amministrazioni, "senza poteri di veto da una parte e dall'altra".

Patroni Griffi ha spiegato inoltre che la prossima settimana ci sarà un nuovo incontro per affrontare anche il tema di un accordo quadro. Lo scopo dell'esame congiunto, ha chiarito Patroni Griffi, è quello di "evitare criticità, evitare gli effetti negativi di una concertazione non fatta bene, di commistione dei ruoli. No ai poteri di veto".

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