Bonus di 80 euro, Renzi tira dritto: "Critiche assurde, il vento è cambiato"
Ai dubbi sulle coperture per il bonus di 80 euro il premier replica: "Guarda caso le critiche arrivano dai tecnici del Senato. Hanno capito che è cambiato il vento, che anche loro rischiano tagli agli stipendi"
Il premier Matteo Renzi, dalle pagine del Corriere della Sera, risponde ai dubbi avanzati da più parti, ma soprattutto dai tecnici di Palazzo Madama, sulle coperture per permettere che il bonus di 80 euro diventi realtà.
"La decisione" sugli 80 euro "spetta alla maggioranza politica, che al Senato è molto compatta" dice Renzi, che aggiunge: "Abbiamo calcolato in modo prudenziale ogni voce. Ora i tecnici del Senato - casualmente - esprimono dubbi. L'avevo messo in conto".
Non si stupisce degli ostacoli anzi, ci ride su. "L'aspetto più divertente - continua il premier riferendosi a chi ora lo critica - è che io non vivo questa vicenda con la foga di uno che deve dimostrare a tutti i costi che si può fare. Io so che si può fare".
Anche al Fatto Quotidiano Renzi esprime un concetto simile: "Sarei curioso di sapere quanti di quelli che contestano le coperture degli 80 euro hanno stipendi sopra il tetto dei 240mila euro, e ovviamente è un caso che quelle critiche vengano dal Senato che voglio abolire".
L'incostituzionalità prospettata dai tecnici non preoccupa il Presidente del Consiglio, che secondo Repubblica ai suoi avrebbe detto: "Non esiste l'accusa di incostituzionalità. E anche sulle coperture sostengono cose incredibili. Ma, guarda caso, queste critiche arrivano dai tecnici del Senato. Hanno capito che è cambiato il vento, che anche loro rischiano tagli agli stipendi".
Renzi deve anche far fronte agli attacchi, sempre più frequenti, di Silvio Berlusconi: "Il problema è che Renzi per dare 80 euro ha aumentato le tasse sulla casa e sui risparmi: non vedo perché se si vuole dare una mancia elettorale la si debba far pagare ai pensionati e alle famiglie".
