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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Italia

Reato di accattonaggio, ora la Lega fa sul serio

Il Carroccio vuole dare il potere a sindaci e polizia locale di gestire l'ordine pubblico consentendo l'arresto per chi chiede soldi in strada in modo aggressivo, o con l'inganno

La Lega intende arginare il fenomeno dell'accattonaggio: la proposta parlamentare per inserire nel codice penale il reato di "accattonaggio molesto" è stata presentata dal sottosegretario all'Interno Nicola Molteni.

Carcere da tre a sei mesi e un'ammenda da 3mila a seimila euro per chi "disturba", ma se si causa "disagio", si può arrivare fino a un anno di carcere e fino a 10mila euro di ammenda. Questo il nucleo della proposta che nelle intenzioni della forza di governo vuole dare uno strumento efficace per aiutare sindaci e polizia locale a gestire l'ordine pubblico. 

Il testo del disegno di legge contro l'accantonaggio è stato depositato insieme ad altre leggi simbolo come la legittima difesa e la castrazione chimica per gli stupratori.

"Chi mendica simulando infermità per destare l’altrui pietà, o in modo fraudolento o vessatorio - si legge nel disegno di legge - deve essere arginato e punito poiché l’accattonaggio molesto o comunque invasivo provoca l’insicurezza dei cittadini".

"Chiunque mendica arrecando disturbo o in modo invasivo ovvero esercita attività ambulanti non autorizzate in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con l’arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da euro 3.000 a euro 6.000. La pena è dell’arresto da sei mesi a un anno e dell’ammenda da euro 5.000 a euro 10.000 se il fatto è compiuto in modo da arrecare particolare disagio alle persone ovvero rischio della propria o altrui incolumità, intralciando in qualsiasi modo la circolazione dei veicoli o dei pedoni ovvero mediante tecniche di condizionamento della personalità o in modo ripugnante o vessatorio, nonché simulando deformità o malattie, ovvero adoperando altri mezzi fraudolenti per destare l’altrui pietà "

Il disegno di legge è composto da un solo articolo e parte dal presupposto che la Cassazione in una sentenza del 1995 stabilì che "il reato di accattonaggio è compatibile con la Carta costituzionale solo se chi mendica lo fa simulando infermità o arrecando disturbo o in modo invasivo".

Come spiega il sottosegretario dell'interno al Messaggero si tratta principalmente di uno strumento a sostegno dei sindaci che per ora possono soltanto fare ricorso a delle circolari.

In pratica la Lega annuncia una guerra a venditori di rose o a chi chiede l'elemosina in maniera troppo insistente, senza tuttavia specificare in alcun modo quando il comportamento diventa molesto

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