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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Unioni civili, Bagnasco: "Voto segreto". E' polemica: "Non si intrometta"

Il presidente della Cei chiede il voto segreto sulle unioni civili, ma la decisione spetta solo ed esclusivamente al presidente del Senato: "Vuole riportare indietro le lancette del tempo ma sulla laicità dello Stato non si torna indietro"

Il cardinal Angelo Bagnasco chiede il voto segreto sulle unioni civili, ma la decisione spetta solo ed esclusivamente al presidente del Senato, Pietro Grasso. L'intervento a gamba tesa della Chiesa nella politica italiana scatena le polemiche. "Ci auguriamo tutti che il dibattito in Parlamento e nelle varie sedi istituzionali sia ampiamente democratico, che tutti possano esprimersi e vedere considerate le loro obiezioni e che la libertà di coscienza di ciascuno su temi così delicati e fondamentali per la vita della società e delle persone sia non solo rispettata ma anche promossa con con una votazione a scrutinio segreto" ha il presidente della Cei e arcivescovo di Genova commentando l'iter parlamentare del ddl Cirinnà sulle unioni civili.  

DECIDE GRASSO - "Credo che la serenità di giudizio del presidente del Senato non può essere messa in discussione da nessuno e quindi il governo si rimetterà non solo nel merito ma anche nel metodo alle decisioni che verranno prese nell'aula del Senato" dice il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore. "Non intendo rispondere - aggiunge Migliore - a chi, da qualunque parte, ritiene di esprimere un'opinione. Noi ci sentiamo garantiti dall'istituzione parlamentare e dai suoi rappresentanti più alti".

L'INTROMISSIONE - Insorge contro l'intervento del presidente della Cei Sinistra Italiana con il capogruppo alla Camera, Arturo Scotto: "Consiglierei al cardinale Bagnasco di non intromettersi nelle autonome deliberazioni del Parlamento della Repubblica Italiana. Nella vita ha deciso di fare un altro mestiere". Idem la senatrice di Ala Manuela Repetti: "Adesso la Cei detta anche anche le regole del Senato? Mi pare un po' troppo". Fa lo stesso la minoranza Pd con il senatore Federico Fornaro: "Bagnasco vuole riportare indietro le lancette del tempo ma sulla laicità dello Stato non si può tornare indietro. Massimo rispetto, ma la Cei faccia la Cei, mentre il Senato farà il Senato approvando una legge sulle Unioni Civili che milioni di italiani, credenti e non credenti, attendono da troppi anni".

C'E' CHI STA CON BAGNASCO - Ma tra i dem c'è anche chi difende il capo dei vescovi italiani: "Basta con le contrapposizioni, la Chiesa e il cardinale Bagnasco - dice il deputato Pd Edoardo Patriarca - hanno il diritto di esprimere la propria posizione. Il confronto nasce solo se ognuno può esprimere la propria opinione, solo così avremo leggi che non provocano strappi". Uno dei quattro vicepresidenti del Senato, il leghista Roberto Calderoli, si augura che "Grasso rifletta bene sulle parole del cardinale Bagnasco e, se ciò non bastasse, spero che sia lo stesso Bagnasco a scrivere una lettera al presidente Grasso sui voti segreti. E Grasso ricordi che il suo comportamento in Senato oggi lo controlla o lo giudica Renzi, ma poi un giorno ci sarà un altro Giudizio, con la G maiuscola, e lì, in quell'occasione, il giudizio di Renzi non conterà nulla se non come aggravante".

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