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Giovedì, 28 Marzo 2024
VOTO

Amministrative, urne aperte. Affluenza in forte calo

Si vota per i ballottaggi fino alle 15 di oggi. L'affluenza di ieri sera alle 22 è del 36,25%. 18 Comuni al voto, 19 sono capoluoghi di provincia

Fari accesi sui ballottaggi. In tutto gli elettori chiamati al voto nelle diverse regioni italiane sono oltre 4 milioni. Nella prima giornata di votazione, ieri, l'affluenza alle urne si è confermata in calo, attestandosi alle 22 al 36,25%, con un meno 11,37 rispetto al primo turno. Dal Viminale oggi è prevista una sola rilevazione: quella definitiva delle 15 a chiusura seggi.

Urne aperte fino alle 15, dunque, nei 118 Comuni italiani chiamati ad eleggere oggi i loro sindaci, nel secondo turno di ballottaggio di elezioni comunali. Si tratta dei Comuni che non sono riusciti a eleggere il loro nuovo primo cittadino nella prima tornata elettorale di due settimane fa. Le procedure di voto si stanno svolgendo nella generale tranquillità salvo in Liguria, dove a Rapallo quattro cassonetti sono andati in fiamme nella notte davanti ad un seggio elettorale. Poco prima, nella cittadina ligure erano state incendiate due auto della polizia municipale. Per innescare il rogo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato usato del liquido infiammabile.

Dei 118 Comuni al voto, 19 sono capoluoghi di provincia: Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Genova, Parma, Piacenza, Lucca, Frosinone, Rieti, L'Aquila, Isernia, Taranto, Trani, Palermo, Agrigento, Trapani. Le sfide clou sono Parma, Genova e Palermo. Nei capoluoghi, il Pdl è al ballottaggio in 8, mentre il Pd è arrivato al secondo turno in 17, partendo in vantaggio rispetto ai 'rivali' di centrodestra in 13. Nei 100 ballottaggi previsti nelle regioni a statuto ordinario, il centrosinistra è avanti in 82 Comuni. Inoltre, fra quelli chiamati alle urne, 98 sono Comuni sopra i 15 mila abitanti in Regioni a Statuto ordinario, mentre in altri due il ballottaggio si celebra nonostante la popolazione sia scesa sotto la soglia minima di legge. Gli altri 18 Comuni sono in Sicilia, regione a Statuto speciale che quindi non dipende dalla legge elettorale nazionale.

PALERMO - Nel capoluogo siciliano la competizione è tutta nel centrosinistra tra Leoluca Orlando (Idv) già due volte sindaco di Palermo e Marco Ferrandelli che si è imposto alle primarie. Al primo turno Orlando conquistò il 47,4% dei voti contro il 17,3% di Ferrandelli.

GENOVA - A Genova si confronteranno Marco Doria, del centrosinistra ed Enrico Musso, candidato sindaco con la propria lista civica in cui sono confluiti senza simboli Udc e Terzo Polo. Al primo turno, netto vantaggio di Marco Doria che ha sfiorato la vittoria con il 48,3% dei consensi. Secondo posto e ballottaggio per Musso con il 15%.

PARMA - Qui si fronteggeranno il candidato del centrosinistra, Vincenzo Bernazzoli, e il grillino, Federico Pizzarotti. Come detto, al primo turno il vantaggio è di 39,2% a 19,5% per Bernazzoli. Ma i sondaggi danno il grillino in costante ascesa, con ampi consensi anche in spezzoni del centrodestra ducale.
 

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