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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Regolarizzazione braccianti e colf, Bellanova si commuove: "Gli invisibili ora lo saranno meno"

Ex bracciante lei stessa, Bellanova si è commossa illustrando in conferenza stampa l'accordo sulla regolarizzazione temporanea dei migranti che lavorano in Italia

“Voglio sottolineare un punto per me fondamentale, l'emersione dei rapporti di lavoro. Da oggi per la scelta che ha fatto questo governo gli invisibili saranno meno invisibili". Con la voce rotta dall'emozione, la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova ha illustrato l'accordo per la regolarizzazione dei braccianti agricoli e di colf e badanti durante il suo intervento in conferenza stampa. 

"Da oggi possiamo dire che lo Stato è più forte della criminalità e del caporalato", ha detto, facendo riferimento a "quelli che sono stati brutalmente sfruttati nelle campagne o anche nelle false cooperative dove venivano date persone in prestito per lavorare nelle famiglie come badanti e colf" che ora "non saranno invisibili perché potranno accedere a un permesso di soggiorno per lavoro e noi li aiuteremo ad essere persone che riconquistano identità e dignità".

"Per molti è un punto accessorio ma per me, per la mia storia è un punto fondamentale", ha detto Bellanova soffermandosi sull'articolo 110 bis del dl Rilancio.

La regolarizzazione temporanea dei migranti contenuta nel dl Rilancio è un “risultato importante, una battaglia di civiltà, perché al centro c'è la dignità delle persone a cui si accompagna il contrasto alla criminalità, al caporalato, i moderni mercanti di schiavi”, ha detto il premier Conte. Sul tema, ha aggiunto, “non si è consumata una battaglia cruenta, è un provvedimento complesso, che prevedeva un'attenta valutazione”.  Rispondendo alle domande di chiarimento, il presidente del Consiglio ha ammesso: “Vi chiedo scusa, non ero pronto a parlare di numeri sulle  regolarizzazioni dei migranti. È un problema di sostanza, di principi, non di numeri".

L'accordo sulla regolarizzazione temporanea dei migranti in Italia

Il governo ha trovato un accordo sulla regolarizzazione temporanea dei migranti. Nel testo modificato non ci saranno sconti per chi ha subito condanne per caporalato, sfruttamento della prostituzione o immigrazione clandestina.

La proposta era partita dalla ministra Bellanova, ex bracciante. "Io non sarò mai complice dei caporali", aveva detto rispondendo a un question time in Senato. "Dietro alle cifre ci sono persone, donne e uomini in condizioni di insicurezza che è nostro dovere sottrarre dalle mani criminali perché caporalato è mafia, criminalità organizzata; anche per garantire sicurezza sanitaria. Qui vivono e non si cancellano girandosi dall'altra parte".

Secondo quanto spiegato da Bellanova "viene regolarizzato chi ha un permesso di soggiorno scaduto, quindi milioni di badanti che vivono nelle nostre famiglie e i lavoratori agricoli che hanno lavorato in agricoltura. Queste persone possono chiedere, senza un datore di lavoro che li accompagni, un permesso di soggiorno temporaneo". Se esibiscono "un rapporto di lavoro passato in agricoltura, possono ricevere un permesso di lavoro per 6 mesi".

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