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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Berlusconi e Alfano: "Federazione per l'Italia"

Ecco la proposta per il nuovo corso del Pdl: "Elezione diretta del Presidente della Repubblica". E lanciano l'idea dell'alleanza "dei moderati e dei rinnovatori"

Elezione diretta del presidente della Repubblica sul modello francese. Eccola la "grande proposta" di Silvio Berlusconi e Angelino Alfano per "mettersi alle spalle la seconda Repubblica" ed entrare in una "nuova fase repubblicana".  Una "novità politica" ormai annunciata che parte dall'analisi delle ultime elezioni europee. 

Sono due i casi portati come esempi dal segretario Pdl Angelino Alfano: "La Grecia e la Francia". In entrambi i paesi "è montato il voto di protesta dei cittadini con la crescita delle ali estreme".

Ma non in tutti e due i paesi "questo voto ha avuto le stesse conseguenze. In Grecia si è all'ingovernabilità e dovrà tornare al voto. In Francia Hollande ha vinto, il giorno stesso i suoi sostenitori hanno potuto festeggiare, il giorno dopo si è recato dalla Merkel e poi da Obama".

L'ex premier tenta così di riprendersi e reagire dallo schiaffo elettorale rappresentato dalle amministrative e di passare così dalle proteste interne al suo partito alle proposte esterne del suo partito.

L'alleanza dei moderati - Scelto il sistema elettorale, "ci rivolgiamo a tutti i cittadini e a tutti i leader politici" che vogliono costruire un'alleanza dei moderati "contro la sinistra" i cui vertici "siano scelti dai sostenitori". Il Pdl, spiega Alfano, "si mette a disposizione di questo nuovo progetto. Una nuova alleanza basata su primarie per decidere i vertici della federazione e il programma del partito".

Una proposta lanciata a Casini e Montezemolo "ai quali non chiediamo di rispondere ora e oggi ma di ragionarci su" perchè "su una proposta del genere non si può rispondere in un pomeriggio". Quindi l'auspicio. La discesa in campo "dell'alleanza dei rinnovatori e dei moderati".

Riforme costituzionali, legge elettorale e rifondazione del Pdl. Sono questi tre i perni del rilancio del centrodestra.

Da non sottovalutare, poi, la decisione di rivolgere due appelli. Il primo, al duo Casini-Montezemolo, per un'alleanza "dei moderati e dei riformatori". Il secondo, alle opposizioni per "rinnovare lo stato" e dar vita a un sistema elettorale "alla francese": due turni per l'elezione diretta per Presidente della Repubblica. E ancora: "Apertura alle liste civiche". Rinviato a momenti migliori, quindi, il lancio ufficiale del nuovo soggetto politico del quale sono state tracciate solo le linee generali.

Verso un nuovo Pdl - Chiaro l'obiettivo di Berlusconi. Ripartire inchiodando gli altri alle proprie responsabilità, in primis il Pd che dovrebbe avere tutto l'interesse a mantenere in piedi un sistema bipolare. Tutto per dire: "Se innovazione non sarà, ecco di chi è la responsabilità". Tornando al "nuovo Pdl", l'idea di Berlusconi e Alfano è quella di mettere in piedi una squadra di dirigenti provenienti dalla varie anime azzurre che affiancheranno il segretario Alfano. Una sorta di segreteria politica. Le proposte sono diverse e tutte in fieri anche perchè il Cavaliere vuole ancora tenersi aperte più strade.

Corte serrata a Montezemolo - Comunque vada, comunque, l'obiettivo è chiaro: se per il centrodestra "Papa straniero" dovrà esserci - e il nome è ovviamente Luca Cordero di Montezemolo - che questo nome venga lanciato 'anche' da Silvio Berlusconi.

 

 

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