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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Berlusconi: "Forza Italia al voto con Salvini e Meloni, niente alleanza con il Pd"

"Una grande coalizione sarebbe uno sbaglio: è una patologia. Puntiamo a governare con il centrodestra", dice l'ex premier

Forza Italia deve presentarsi alle prossime elezioni politiche con la Lega di Matteo Salvini e Fdi di Giorgia Meloni per far tornare al governo il centrodestra unito. E questo è "ancora possibile ed anzi necessario". Viceversa "Pd e Forza Italia sono naturalmente alternativi" e "una grande coalizione dopo le elezioni di governo di cui sento parlare sempre più spesso è sbagliata" perché "le grandi coalizioni sono una patologia del sistema democratico".

Lo ha affermato il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, in un'intervista al "Messaggero" all'indomani della manifetazione della "destra sovranista" di Meloni e Salvini a cui ha partecipato una piccola e contestata rappresentata azzurra.

"Qualche nostro alleato - dice Berlusconi di Salvini e Meloni- talvolta assume atteggiamenti difficili da comprendere". Ma un' alleanza politica ed eventualmente di governo "la ritengo possibile ed anzi necessaria". Perché "sono sempre più convinto che la politica sia una cosa seria e che la politica italiana, in particolare, ha disperatamente bisogno di serietà. Gli istrionismi di Renzi non hanno pagato, anzi sono stati puniti dal referendum, quelli di Grillo piacciono ad un certo elettorato che non è il nostro, e non portano a una prospettiva di governo. Il compito del centrodestra non Ë quello di vivere di provocazioni, di piccole manovre tattiche o di risse interne. Eí quello di spiegare agli italiani, inmodo credibile, come si esce dalla crisi. Solo noi abbiamo le ricette giuste per farlo".

Al contrario l'alleanza di responsabilità nazionale Pd-Fi da molti prospettata per il governo nella prossima legislatura "io - risponde Berlusconi - la temo. La nostra cultura - afferma - quella del Ppe, dei liberali, dei cattolici, dei riformatori, contrapporti alla sinistra in tutt'Europa e anche nel nostro paese. Sento parlare sempre più spesso di grande coalizione dopo le elezioni. E' un'idea sbagliata, le grandi coalizioni sono una patologia del sistema democratico".

"Il nostro obbiettivo -spiega Berlusconi - è vincere le elezioni nell'ambito di un centrodestra che per essere vincente deve basarsi non sulle paure, ma sulla serietà, la concretezza, sulla politica del fare, sul rinnovamento. Noi vogliamo la vittoria delle persone di buon senso, che non ne possono più della politica fatta di chiacchiere e di risse. Sono le persone che si sono stancate di andare a votare e alle quali vogliamo ridare fiducia. E sono la maggioranza degli italiani. Se sapremo convincerli, vinceremo le elezioni. Vorrei parlare di questo, di cose concrete, non di piccole beghe personalistiche, che non interessano né me né gli italiani".

Porte chiuse, dunque, a nuovi patti personali con Matteo Renzi modello Nazareno. "Non c'è più stata ragione per sentirci. E sinceramente - dice Berlusconi - non ho ancora capito dove Renzi intenda portare il Pd. D'altronde direi che non lo abbiano capito neppure molti esponenti dello stesso Pd. Figuriamoci gli italiani. E' strano per un professionista della politica che non hai mai fatto un altro mestiere che non si sia reso conto che proprio il suo protagonismo e il suo cinismo nel trattare alleati e avversari, rompendo patti e rimangiandosi la parola data, siano atteggiamenti insopportabili. Renzi, oltre alle doti innegabili di comunicatore, è comunque il leader di un grande partito che ora ha la responsabilità di indicare una strada. Mi auguro per il bene della democrazia che sia in grado di farlo. Sarà comunque una strada diversa dalla nostra". 
 

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