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Venerdì, 29 Marzo 2024
Verso le politiche

Silvio inaugura il suo tour per l'Italia: in politica solo i ricchi

Berlusconi lancia la sua campagna elettorale tra la gente "perché non mi vogliono in tv" e invita al voto utile: "O il Pdl o il Pd, non i centrini". E sulle candidature, vuole un partito di soli ricchi: "Niente facce nuove sarà in lista chi non ha bisogno di soldi".

Un vero e proprio 'tour' per le città italiane. E' questa la risposta di Berlusconi "visto che la mia presenza in tv è stata arginata". Obiettivo del leader del Pdl: parlare agli elettori.

Silvio non si risparmia e non lesina apparizioni mediatiche. Non solo i grandi canali televisivi ma anche i network minori, le cosiddette 'private'. E prima su Canale Italia, quindi su Sky Tg 24, Berlusconi parte dal concetto di 'voto utile'. Un refrain dell'elezione 2008 quando i due leader di centrodestra e centrosinistra, sempre Silvio da una parte, Veltroni dal lato democratico, invitavano a non disperdersi alle urne tra i vari partiti ma di polarizzare le schede.

L'invito di Berlusconi è quindi "a non votare per i centrini" ma scegliere tra "Pd o Pdl".

VOLTI NUOVI. "Quando lei mi parla di facce nuove, possono essere anche i più grandi professionisti, ma arrivati alla politica si troverebbero nella stessa impossibilità di agire in cui si sono trovati tutti i Governi, che prima di me sono durati in media 11 mesi", ha risposto a un'ospite che dichiarandosi sua ex sostenitrice delusa, chiedeva di presentare alle elezioni "facce nuove".

IN POLITICA SOLO I RICCHI. "Stiamo operando per un profondo rinnovamento, stiamo mettendo in lista persone che non hanno bisogno di entrare in politica per fare soldi, in modo da evitare cose scandalose e disgustose come quelle dei Lusi, dei Fioriti e dei Penati che hanno usato per i propri comodi i soldi pubblici ed hanno aumentato la lontananza degli italiani dalla politica", ha aggiunto.

ITALIA INGOVERNABILE. Inoltre per Berlusconi, l'Italia è "un paese ingovernabile" e "serve la riforma della Costituzione". "Non si può chiamare completamente fuori", gli ha rinfacciato la signora. "Non mi chiamo fuori". E poi, interrompendolo, "So che non ama essere interrotto". E il leader del Pdl: "Questo è parte di un'immagine sbagliata di me"."Sono aperto alle critiche, non sono autoritario, non riesco a dare ordini, non li so dare, sono solo capace di convincere. Non desidero avere vicino a me persone che mi danno ragione", ha aggiunto.

VOTO UTILE. Il Cavaliere ha poi auspicato che gli elettori non votino il "centrino" che si sta creando attorno a Mario Monti e non ritiene che la nuova formazione tolga voti ai moderati. "Io spero di no, spero che i moderati si facciano consapevoli della situazione politica generale", ha detto il leader del Pdl. "I voti che il centrino di questi signori potrà portare via ai moderati vanno tutti a vantaggio del partito di Bersani e del partito di Vendola", ha detto Berlusconi, che ha consigliato, allora, che questi elettori "diano voti direttamente a Pd".

"Consapevole di ciò che è successo in tutti questi anni, dico che occorre che si concentri il voto sui due grandi partiti, il Pd o il Pdl, senza mettere di fianco a loro, come necessari per dare vita alla maggioranza, piccoli partiti che non agiscono mai guardando all'interesse generale ma a interesse e ambizioni dei loro piccoli leader". Berlusconi si è rivolto così agli elettori: "Non frazionate il voto, date il vostro voto alle grandi forze politiche per arrivare tra l'altro al bipolarismo, formula per la democrazia compiuta, che poi al Governo e alla maggioranza si oppongono al meglio, che è individuato dai grandi partiti. Il voto dato ai piccoli partiti si ritorce contro di voi".

"CENSURA". A causa delle regole sull'accesso dei partiti alle televisioni nazionali in vista delle elezioni "sarà molto ridotta la possibilità di comunicare" e ai "piccoli partiti" verrà lasciato lo stesso spazio che agli altri. Per questo "sto organizzando un tour in Italia", ha sottolineato aggiungendo che "nei confronti diretti di persona sono estremamente convincente".

"MONTI SUPERFCIALE". Mario Monti ora è un "superficiale senza alcuna credibilità" e l'avversario vero del leader del Pdl non è il professore ma Pierluigi Bersani definito un "vecchio protagonista" che viene dall'ideologia comunista.

Il premier Monti è diventato un "protagonista del teatrino della politica, a cui ha contribuito abbondantemente negli ultimi giorni". Parlando a Sky24, attacca anche l'analisi di Monti sui cambiamenti di opinione di Silvio Berlusconi affermando che "è del tutto superficiale": "Non sono qui per criticarlo, ma quello che dice non ha credibilità nei confronti degli italiani, che sono consapevoli che aveva promesso al capo dello Stato di non diventare protagonista della politica e l'aveva promesso a me e a tutti italiani. Ora ce lo ritroviamo lì, a fare il capo della coalizione, con dei compagni di viaggio che ve li raccomando".

IN EUROPA. "Quando ho partecipato al consiglio del Ppe, Monti è stato invitato. Il Presidente ha chiesto se non avrebbe potuto continuare per l'Italia e io con eccessivo spirito di generosità dissi che io ero proposto come candidato, ma che se Monti avesse accettato di mettere insieme tutti i partiti di centrodestra, mi sarei tirato indietro".

IL NEMICO E' BERSANI. E dopo aver attaccato il professore, il leader del Pdl ha affermato che Monti non è "assolutamente il mio avversario politico, se mi si fanno domande su di lui rispondo" ma "il nostro avversario è sempre comunque quel partito che viene dall'ideologia comunista" e dunque Bersani che "era già protagonista anni fa".

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