rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Italia

"Berlusconi fondi un nuovo partito": tra Alfano, Parisi, Toti e Salvini è guerra fra bande

Alfano tenta l'ex cavaliere inviperito contro Salvini che "si è autocandidato leader": intanto la Lega perde Padova per i bisticci con Forza Italia mentre nel partito di Berlusconi è sempre più scontro per la leadership dei moderati tra Toti e Parisi

A tre settimane dal referendum costituzionale il centrodestra si lacera in guerre intestine per dividersi le spoglie dei perdenti. Tra Stefano Parisi che rivendica la leadership dei moderati di destra (ma senza aderire a Forza Italia) e il leader della Lega Matteo Salvini che a Firenze si è autoproclamato candidato alla presidenza del Consiglio, si inserisce anche il ministro dell'interno Angelino Alfano che nel timore di venire spazzato via dalla scena politica con il suo Nuovo Centrodestra rilancia un patto con Silvio Berlusconi.

"Se ci sono le condizioni per fare un grande partito dei moderati italiani,sciogliendo le attuali formazioni politiche che aderiscono al Ppe e creandone una nuova con regole democratiche - spiega Alfano - è evidente che l'interlocutore di questo progetto non può che essere Silvio Berlusconi". Alfano, senza strappare i rapporti con il premier Renzi che "dovrebbe continuare a governare anche se perdesse il referendum del 4 dicembre" cerca l'intesa con l'ex Cavaliere: "Si dovrebbe cercare con Forza Italia un'intesa per realizzare una legge elettorale che parta dall'introduzione del premio alla coalizione e non alla lista e dalla eliminazione del ballottaggio" sostiene da Palermo il ministro dell'Interno rimarcando i successi dell'intesa Ncd-Pd.
"Noi abbiamo aumentato l'occupazione - ha proseguito il ministro dell'Interno - diminuito la disoccupazione, diminuito le tasse, riformato il mercato del lavoro, eliminato l'articolo 18, introdotto la responsabilita' civile dei magistrati, tenuto in sicurezza un Paese mentre altrove si celebrano, purtroppo, gli anniversari delle stragi, e noi siamo stati fin qui un Paese sicuro. Abbiamo gestito l'Expo, il Giubileo, abbiamo fatto la riforma della scuola, dell'amministrazione: tutto questo vale piu' dell'eventuale bocciatura, che a mio avviso non avverrà, della riforma costituzionale".

Berlusconi dalla Sardegna ha seguito i bisticci tra i suoi, tenendosi a distanza dalle manifestazioni, così da quella di Salvini a Firenze che ha riunito 10.000 manifestanti, così da quella che Parisi ha tenuto, in contemporanea con i suoi 60 anni, a Padova: un caso che proprio nel capoluogo veneto dopo mesi di scontri interni alla maggioranza di centrodestra, nella notte fra l'11 e il 12 novembre 17 consiglieri comunali su 32 hanno scelto di presentarsi davanti al notaio per dimettersi e staccare così la spina all'amministrazione del leghista Massimo Bitonci. Una querelle locale che ha fatto da subito esplodere tensioni a livello nazionale fra gli azzurri e la Lega Nord. Così mentre Salvini si lanciava alla guida del centrodestra la Lega perdeva l'ultima grande città che amministrava.

Assente a Firenze Berlusconi scrive da casa a "Megawatt", la convention di Parisi: "Sono convinto che incontri come questi siano molto importanti per noi: il futuro non solo di Forza Italia, ma dell'area liberale alternativa alla sinistra, sta proprio nella capacità di riavvicinare alla politica i tanti che se ne sono allontanati e i tanti che se ne tengono distanti".

Stasera con Ghedini, Letta e Confalonieri vedrà Toti ad Arcore: il governatore della Liguria verrà invitato a non sposare le accelerazioni di Salvini: fino al 4 dicembre l'ex premier non è intenzionato a consentire fughe in avanti: senza una nuova legge elettorale un centrodestra diviso sarebbe un suicidio politico.

Il mantra di Berlusconi è tenere uniti tutti, raccomandare calma, soprattutto in vista anche del 4 dicembre, perché il timore è che le fibrillazioni nel centrodestra spaventino i moderati e li spingano a votare sì alla riforma costituzionale. Sulla questione leadership e candidatura a Palazzo Chigi nemmeno una parola, tantomeno su Salvini. Giorgia Meloni, nel frattempo, esulta ancora per la vittoria di Donald Trump, foriera a suo dire di grandi guai per le riforme renziane.

Nel centrodestra dilaniato è Forza Italia il partito più invischiato nella lotta fratricida per la successione a Berlusconi. Brunetta si è tenuto lontano dalla kermesse di Salvini alla quale si sono invece recati Santanchè e pochi altri parlamentari. A Santa Croce c'era però Giovanni Toti, fidatissimo consigliere politico di Berlusconi dal 2015 è presidente della Regione Liguria, e quanto mai in rotta di collisione con l'ex candidato sindaco di Milano Parisi.

Gasparri, Gelmini e tanti altri big non nascondono i timori per le conseguenze in FI di una possibile rottura dopo l'iniziativa "trumpista" di Salvini. Lo stesso Stefano Parisi  in un colloquio con La Repubblica e al 'Il Corriere della Sera', vede nella candidatura di Matteo Salvini una chiarificazione dei rapporti di forza tra "lepenisti e populisti da una parta, e dall'altra noi, liberali e riformisti. Io li rappresento e sono pronto a guidarli ". Per Parisi gli 'altri' "stanno facendo solo il gioco di Grillo. Io mi candido a guidare l'Italia dei moderati per vincere le elezioni, non per urlare slogan". "Il partito - spiaga Parisi - deve capire se vuole seguire Toti e l'avventura populista o se vuole seguire un percorso di profondo rinnovamento qual è quello che io propongo. Berlusconi? Nella lettera inviata a noi ha fatto un chiaro schieramento di campo, ha scritto 'noi siamo popolari e moderati', sono convinto che abbia capito da che parte stare".

Interviste che hanno però suscitato una levata di scudi in Forza Italia. "Parisi non farà mai parte di Forza Italia - chiarisce il senatore di Forza Italia Altero Matteoli - e vuole costruire qualcosa di diverso, dividendo l'attuale centrodestra. Noi abbiamo una visione molto diversa, lavoriamo per l'unita' del centrodestra e intanto restiamo concentrati sul No al referendum".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Berlusconi fondi un nuovo partito": tra Alfano, Parisi, Toti e Salvini è guerra fra bande

Today è in caricamento