Berlusconi, dall'ospedale al processo: "No al legittimo impedimento"
A Napoli via al processo d'appello per la compravendita del senatore Sergio De Gregorio: Silvio Berlusconi vuole ribaltare la condanna subita in primo grado a tre anni
Il tempo di uscire dalla suite del San Raffaele, dove era ricoverato dal 7 giugno scorso, e per Silvio Berlusconi i tempi della riabilitazione sono dettati dai soliti patemi: la vendita del Milan ai cinesi, Forza Italia da rifondare e i guai giudiziari. Per l'ex premier il primo scoglio da superare è il processo che lo vede imputato per la presunta compravendita di senatori per affossare il governo Prodi tra il 2007 e il 2008
Nella lettera indirizzata ai giudici della seconda sezione di Corte d'Appello di Napoli Berlusconi rinuncia a chiedere il legittimo impedimento per motivi di salute, preferendo andare a giudizio nonostante sia stato appena dimesso dall'ospedale.
Il leader di Forza Italia, pur allegando la documentazione medica, ha chiesto di far andare regolarmente avanti il giudizio di secondo grado nel quale è imputato per corruzione in concorso con Walter Lavitola: in primo grado ha avuto una condanna a tre anni per aver 'comprato' il voto dell'ex senatore Sergio De Gregorio, reo confesso e condannato a 20 mesi in patteggiamento, con l'intento di far cadere il governo presieduto da Romano Prodi. Il reato è in realtà già prescritto, ma gli imputati sperano in un'assoluzione nel merito, senza aver comunque rinunciato alla prescrizione.