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Giovedì, 28 Marzo 2024
Forza Italia

"Lunedì inizio i servizi sociali": ma neanche gli anziani fermeranno Berlusconi

L'ex Cavaliere ha firmato le disposizioni: settimana prossima inizierà il suo impegno come assistente sociale. Secco il commento di Berlusconi: "I servizi sociali ostacoleranno la corsa alle Europee? Spero di no, spero di no"

ROMA - Dalla settimana prossima l'agenda sarà un po' diversa. Lo sarà per forza di cose. Ci sono da scontare i dodici mesi - ma saranno dieci - di servizi sociali per la condanna nel processo Mediaset: un giorno a settimana in un centro per anziani di Cesano Boscone. L'ultima ufficialità è arrivata ieri sera quando Silvio Berlusconi si è presentato nella sede dell'ufficio di esecuzione penale esterna di Milano e ha firmato il decreto delle prescrizioni con cui verrà dato il via all'affidamento in prova ai servizi sociali. Nella mente dell'ex Cav, però, continua a frullare una "pazza idea": esserci - nei limiti del consentito - alle prossime elezioni europee. 

Prima di entrare negli uffici, il leader di Forza Italia, in compagnia dell'immancabile Niccolò Ghedini, si è limitato a commentare: "Sto bene, sto bene". All'uscita, invece, qualche parola in più. Di certo più pesante. "Ho firmato le disposizioni - ha confessato Berlusconi - inizierò la settimana prossima". Quindi, la speranza in vista del voto del 25 maggio prossimo: "L'affidamento ai servizi sociali ostacolerà la campagna elettorale? Spero di no, spero di no". 

Silvio è convinto così di poter avere ancora una buona dose di agibilità politica. Anche se, e Berlusconi lo sa, tutto è condizionato proprio dalle prescrizioni che ha firmato ieri. Dodici regole ben precise, "stilate" dalla direttrice dell'Uepe, Severina Panarello, dalle quali il leader di Forza Italia non potrà scappare.  

Queste le regole che l'ex premier dovrà rispettare: firmare il decreto davanti al presidente dell’Uepe; restare a disposizione dell’Ufficio esecuzione penale esterna con contatti costanti; indicare la fissa dimora - è già stata comunicata la villa di Arcore; non allontanarsi dalla Lombardia - ma dal martedì al giovedì potrà risiedere a Roma a Palazzo Grazioli per svolgere attività politica; astenersi dalle uscite notturne; lavorare, secondo i termini stabiliti, presso la struttura alla quale è stato affidato; non frequentare pregiudicati o tossicodipendenti, né luoghi nei quali ci sarebbe la possibilità di incontrarli; osservare il coprifuoco dalle 23 alle 6; rimanere a disposizione, per qualunque necessità, delle forze dell’ordine; adempiere agli obblighi familiari; portare il decreto sempre con sé; per ottenere deroghe all’obbligo di non uscire dai confini della Lombardia, dovrà essere autorizzato dall’Uepe, che ne darà comunicazione al Tribunale di Sorveglianza. 

"Muoversi", insomma, sarà un po' più difficile. Ma non impossibile. 

BERLUSCONI, SERVIZI SOCIALI A CESANO BOSCONE

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