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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Bersani al capolinea: oggi la salita al Colle

Il premier incaricato non trova l'accordo con grillini e Pdl e non ha i numeri per formare un governo. Senza sostegno certo, l'unica via sarebbe un altro incarico

ROMA - "E' stato un giro di ricognizione che mi ha dato un quadro molto preciso e realistico sia sulla situazione economica e sociale sia sulla situazione politica. Dopo qualche ora di riflessione, entro sera mi recherò al Quirinale per riferire al Presidente della Repubblica". Ci siamo. Il premier (pre) incaricato Pier Luigi Bersani, concluse oggi le sue consultazioni con le forze politiche, salirà al Colle per riferire dell'esito della sua verifica. 

IL PIANO B - Ieri i messaggi scambiati con il Pdl sembrano aver allontanato i due principali interlocutori. Alfano descrive Bersani in un "vicolo cieco". Dal Pd ribadiscono che non ci può essere alcuna trattativa sul Colle. Probabilmente i canali diplomatici resteranno aperti fino all'ultimo, ma nulla di nuovo è emerso che possa dare al presidente della Repubblica la certezza che il premier incaricato possa garantire una maggioranza parlamentare anche al Senato. E dunque si fa avanti l'ipotesi di quel famigerato piano B, ossia un governo del presidente.

"ENTRO STASERA AL QUIRINALE"

Il leader del Pd è atteso con ogni probabilità al Colle nel tardo pomeriggio o in serata. Si è preso qualche ora in più proprio per attendere delle risposte politiche, come lui stesso ha spiegato (ieri è toccato ai grillini ribadire a muso duro che non gli daranno la fiducia), ma non si andrà oltre perché, come è noto, la preoccupazione di Giorgio Napolitano è quella di dare un governo al Paese, chiunque sia a guidarlo. E i segnali negativi dell'economia invitano a fare in fretta. 

INGORGO ISTITUZIONALE - Il presidente ha accolto la richiesta del leader della coalizione che ha ottenuto la maggioranza alla Camera a fare il suo tentativo, ma il mandato era chiaro: senza un sostegno certo in Parlamento Bersani non può formare il governo e presentarsi alle Camere. L'ingorgo istituzionale che vede il Paese alle prese con la formazione dn un governo e quasi contemporaneamente con l'elezione del nuovo capo dello Stato riduce i margini per questo tipo di tentativi che pure sono piuttosto inediti nella storia repubblicana.

GLI SCENARI - Dunque non ci sono tanti scenari possibili per Napolitano, il cui obiettivo è appunto quello di favorire la formazione di un governo: se Bersani non porterà valutazioni positive su questo giro di consultazioni toccherà al capo dello Stato sciogliere la matassa e allora potrebbe rapidamente tornare a consultare le forze politiche su un altro nome e poi assegnare l'incarico (già venerdì sera o al più tardi sabato mattina?). Si parla di ipotesi perché nelle ultime ore, hanno fatto sapere dal Colle, "nell'attesa che l'incaricato venga a riferire sono chiusi in un impenetrabile no comment". Ma un governo del presidente o di scopo, o come si preferisca chiamarlo, secondo alcuni è l'unica opzione alternativa, anche se altrettanto densa di incognite. In primo luogo, appunto, quella della scelta del successore di Napolitano che tanto sta a cuore al Pdl. Per non parlare delle diverse valutazioni interne al Pd che potrebbero emergere e spaccare il partito se si trovasse di fronte alla scelta di sostenere un altro governo insieme al Pdl.

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