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Martedì, 23 Aprile 2024
Primarie

Il duello Bersani - Renzi sbarca alle isole Cayman

Il segretario del Pd attacca il sindaco di Firenze per la cena elettorale con i big della finanza: "Chi ha base nei paradisi fiscali non dovrebbe parlare". La replica: "Confronto pubblico sulle banche".

"Io credo che qualcuno che ha la base alle Cayman non dovrebbe permettersi di parlare e di darci consigli, non lo sto dicendo per Renzi ma in generale". Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, coglie l'occasione della cena di sostegno organizzata a Milano per la candidatura di Matteo Renzi alle primarie a cui hanno partecipato anche diversi esponenti del mondo della finanza per attaccare il sindaco di Firenze.

"Se qualcuno pensa che l'Italia sia un paese talmente indebitato da poterselo comprare a poco prezzo, sbaglia", ha aggiunto. D'ora in poi, ha detto Bersani, "sarà meglio discutere sul preciso. Di pillole generiche ne abbiamo già avute troppe e consiglierei e sarei attento a quelle che vengono dai centri finanziari".

BERSANI DA GINEVRA. Bersani, che ha incontrato i giornalisti al termine di un incontro al Wto di Ginevra, ha replicato a chi gli ha chiesto se per gli esponenti di una certa finanza si può usare la parola banditi: "Banditi? Banditi tra virgolette", ha replicato Bersani.

"E' una finanza che non risponde a criteri di trasparenza e che ha avuto in tutti questi anni un po troppo la mano libera. E' un tema generale - ha proseguito - sul quale bisogna avere il massimo di attenzione. Dobbiamo partire dall'economia reale e avere una finanza che si mette a disposizione".

RENZI: "CONFRONTO SU BANCHE". "Caro Bersani, su banche, finanza e trasparenza accetti un confronto pubblico? Non importa andare alle Cayman: ok una casa del popolo. Ti va?". Con un 'giovane tweet' il sindaco di Firenze Matteo Renzi replica al segretario del Pd. Quindi, da twitter, Renzi passa su facebook: "Oggi la notizia del giorno per molti siti è la frase di Bersani sul finanziamento della mia campagna elettorale e sui rapporti con banche e finanza. Finanziamento campagna elettorale: tutto online, tutto trasparente, non c'è un centesimo di spesa pubblica. Lui farà altrettanto, ne sono certo". Il candidato alle primarie aggiunge: "La finanza non è buona o cattiva. La finanza esiste ed è centrale per chi vuole governare un Paese in queste condizioni. La politica autorevole parla con la finanza, la politica meschina si fa dettare la linea dalla finanza. Semplice no?".

SONDAGGI. Pier Luigi Bersani al 40,4% contro il 31,7 di Matteo Renzi. Questi gli ultimi dati, secondo quanto riportato dall'Adnkronos, che circolano nel Partito democratico sulle primarie del 25 novembre. Un risultato che al quartier generale di Bersani viene, ovviamente, accolto positivamente e che segna un'inversione di tendenza dopo i sondaggi delle scorse settimane che davano il sindaco di Firenze in netto avvicinamento al segretario del Pd nelle intenzioni di voto. I dati in possesso del Pd, secondo un sondaggio effettuato il 17 ottobre, sono stati calibrati su due platee: la prima quella dei cittadini che dichiarano che andranno "probabilmente" o "sicuramente" a votare alle primarie; la seconda quella di chi si dichiara elettore del Pd. In questo secondo caso, il vantaggio di Bersani cresce ulteriormene: 54,4% per il segretario e 31,1 per Renzi. Questi i risultati nel dettaglio. Tra quelli che sono intenzionati a votare alle primarie: Bersani al 40,4%, Renzi al 31,7%, Nichi Vendola al 13%, Laura Puppato al 2,1%, Bruno Tabacci al 1,2%. Tra gli elettori del Pd: Bersani al 54,4%, Renzi al 31,1%, Vendola al 7,4%, Puppato allo 0,9% e Tabacci allo 0,4%.

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