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Venerdì, 19 Aprile 2024

Il Movimento 5 Stelle in trasferta in Inghilterra per far luce sul Bilderberg

Carlo Sibilia e Paolo Bernini, deputati del Movimento 5 Stelle, sono partiti alla volta della Gran Bretagna per provare a far luce sui lavori del club Bilderberg. “Vogliamo capire ma non siamo no global o complottisi”

Lilli Gruber e Mario Monti al The Groove, l’hotel di lusso con tanto di campo da golf a Hertfordshire, in Gran Bretagna, a due passi da Londra, hanno due stanze prenotate. A fermare le camere sono stati i membri del club del Bilderberg, che quest’anno dal 6 al 9 giugno farà base in Inghilterra. La storia è nota: gli inviatati, selezionatissimi, parlano di un circolo che sa di vertice mondiale dove discutere dei grandi temi che affliggono il pianeta; i detrattori, i ‘seguaci’ della filosofia del complotto, hanno sempre dipinto l’appuntamento come la massima espressione della massoneria terrestre. Un luogo trasversale, senza colori politici, dove i potenti del globo si fanno burattinai dei comuni mortali. Da lì, dicono, passano tutte le scelte economiche, quelle vere, che toccano la carne e l’anima delle persone.

BILDERBERG: I SEI ITALIANI INVIATATI

Il dibattito va avanti da anni, tra pubblicazioni e smentite. Tanto che a due grillini è venuto in mente di vederci più da vicino. L’idea è venuta a Carlo Sibilia e Paolo Bernini, deputati del Movimento 5 Stelle, decisi a partire alla volta della Gran Bretagna per controllare i lavori degli ‘eletti’. “Abbiamo provato a prenotare ma era tutto esaurito da giorni”, raccontano i due, come riportato dall’ HuffingtonPost. Una vera e propria spedizione con tanto di reporter “per tentare di documentare quello che succede in queste riunioni e provare a parlare con alcuni dei partecipanti italiani”. Partiti dall’Italia si uniranno al Bilderberg Fringe Festival,  la contromanifestazione promossa, tra l’altro, da Alex Jones e Daniel Estulin.

Dall’HuffingtonPost:

“Non andremo a seguire il vertice perché siamo animati una mentalità complottista – racconta Sibilia – ma semplicemente perché crediamo che riunioni come queste sono inserite in filiere decisionali che portano a scelte che coinvolgono i cittadini. E riteniamo che questo tipo di situazioni debbano essere più trasparenti”. Sibilia osserva che nell'elenco dei partecipanti sono compresi importanti politici, banchieri, capitani d'impresa e giornalisti. “Vogliamo acquisire informazioni su cosa e come viene deciso, perché riteniamo che sia nell'interesse di tutti capire di cosa stiamo parlando”.

C’è da documentare il controvertice, tra voci e testimonianze; c’è da porre qualche domanda a Lilli Gruber, Alberto Nagel, Franco Bernabè e Mario Monti, i paladini tricolore al vertice. “Si sa – dice Sibilia – che l’ex premier è da tempo un membro di Bilderberg. Lui ha spinto per far approvare il Mes e prima ancora il Fiscal compact, e ha rapporti sia con la Trilaterale sia con il Fondo monetario internazionale. Elementi che portano a pensare come ci sia una correlazione tra quel che accade lì e le politiche che investono i cittadini italiani ed europei: cosa c'è di sbagliato nel tentare di capirlo?”.

Scopo di Sibilia e Bernini, quindi, è squarciare il velo di Maya che da decenni circonda il club Bilderberg. Ma in questo tengono ad una cosa, non si tratta di caccia alle streghe. “Non vogliamo fare i no global o i cospirazionisti. In Gran Bretagna andremo sapendo del nostro ruolo di parlamentari e rappresentanti delle istituzioni. Anche per questo non so se prenderemo parola alla contromanifestazione, anche perché non abbiamo con contatti con nessuno. Vogliamo essere lì solo per poter dare più informazioni possibili a tutti i cittadini”.

COSA CI FA 'LILLI' AL BILDERBERG?

Sarà che al Movimento ‘butta’ male, sarà che a volte in nome della trasparenza si cerca un po’ di visibilità. E sarà che in qualche maniera la dietrologia che sta dietro al Bilderberg è davvero inquietante. Sta di fatto che la missione dei due ‘esploratori’ è partita. Una domanda, tuttavia, sorge spontanea: perché i due grillini non sono partiti in questa avventura tra le Logge mondiali chiarendo una volta per tutte, con altrettanto zelo, i rapporti chiacchierati tra il guro dei 5 Stelle, Gianroberto Casaleggio, e la massoneria? Anche in questo caso non ci sarebbe nulla di male nel capirlo magari smentendo una volta per tutte il teorema.

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