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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Italia

In discoteca con il "bonus 18enni", così i giovani si sballano con i soldi per la cultura

Il Movimento 5 stelle denuncia un uso "distorto" delle risorse destinate dal Governo: ecco cosa si può acquistare attraverso "18App" l'applicazione online attraverso la quale è possibile spendere il bonus cultura assegnato ai neo maggiorenni

Serate in discoteca con il bonus per i diciottenni messo a disposizione dal Governo. Lo denunciano i 5 stelle alla Regione Emilia-Romagna.

I consiglieri Andrea Bertani e Raffaella Sensoli hanno presentato una interrogazione in cui segnalano "l'uso totalmente distorto di risorse" teoricamente destinate alla cultura.

"Ci troviamo di fronte al paradosso che a chi ha appena compiuto 18 anni, e ha diritto al bonus di 500 euro, è vietato acquistare il Dvd del suo film preferito e invece può tranquillamente prenotare un soggiorno a Rimini con serate in discoteche che promettono anche vino illimitato per tutti", sostengono i due M5s. Il riferimento è all'iniziativa "ImmaturoInViaggio" che per la scorsa estate ha organizzato a Rimini e a Gallipoli "un evento lungo cinque giorni tra beach party, aperitivi e serate alcoliche".

Il tutto, assicurano in una nota i 5 stelle, acquistabile attraverso "18App" l'applicazione online attraverso la quale è possibile spendere il bonus cultura assegnato ai neo maggiorenni.

"Tra gli eventi insoliti che è possibile acquistare attraverso l'applicazione c'èanche la festa dei 100 giorni che si terrà al Palacongressi di Bellaria per tutti gli studenti degli istituti superiori del riminese che stanno per affrontare l'esame di maturità. Anche in questo caso si tratta di un evento che assomiglia moltissimo a una semplice serata passata in discoteca con cena iniziale. Quello che ci chiediamo è come sia possibile pagare la quota di partecipazione a questo tipo di feste grazie al bonus cultura visto le non poche limitazioni che erano state inserite".

Nella loro interrogazione i due consiglieri M5s dell'Emilia-Romagna chiedono alla Regione di valutare l'ipotesi di segnalare, oltre che al ministero, anche alla magistratura i casi per accertare l'eventuale riscontro di pratiche illecite.

"Nessuno vuole demonizzare questo tipo di eventi che rappresentano anche un momento di aggregazione per i ragazzi- concludono Bertani e Sensoli- quello che però ci sembra assurdo è che questo genere di feste sia pagato con il bonus cultura, che pur con tutti i suoi limiti, era pensato per altro, facendo invece passare il messaggio del divertimento gratis a spese dello Stato, basta solo essere un po' furbi'".

Il pacchetto acquistabile con 18app

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