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Venerdì, 19 Aprile 2024
Lega Nord

Razzismo contro la Kyenge: Borghezio sospeso dall'Europarlamento

Su richiesta di Stefano Corradino, di articolo 21, e su pressione degli euroscettici britannici, Borghezio è stato autosospeso dal suo gruppo, Efd. Probabile espulsione definitiva

Sospeso dal gruppo Efd, Europa della libertà e della democrazia, sotto la pressione degli euroscettici britannici e in attesa di un vero e proprio giudizio per l'espulsione: Mario Borghezio finisce al margine del suo gruppo a Strasburgo. Tutta colpa delle frasi razziste contro il ministro Cecile Kyenge: "Perché non si può dire negra?". E, ancora: "I neri non sono geni, lo dice anche l'enciclopedia di Topolino". 

A ricostruire l'intera vicenda è Francesco Speroni, co-capogrupo di Efd. "I nostri colleghi britannici si ritengono indignati, hanno chiesto la sua testa - ha detto Speroni - C'è stata quindi una richiesta di sospensione a cui Borghezio non si è opposto. Il gruppo ha chiesto la sospensione in attesa di discutere l'eventuale espulsione nella prossima sessione di Strasburgo. E l'incolpato ha chiesto tempo per preparare la difesa". 

Difesa che sarà necessaria per convincere il Parlamento a non "cacciarlo" definitivamente. Dopo la petazione lanciata da Stefano Corradino di articolo 21 nella quale si chiedono le dimissioni di Borghezio, il parlamento europeo è apparso molto coeso. "Accolgo con favore l'ampio accordo tra i gruppi, che hanno unito le loro forze contro il razzismo e la discriminazione" ha commentato Hannes Swoboda, capogruppo di S&D. 

IL VIDEO | "BORGHEZIO HA OFFESO LO SPIRITO DEL PARLAMENTO" 

"Non possiamo costringere qualcuno che è stato eletto a dimettersi - hanno fatto eco Veronique Mathieu Houillon, coordinatrice del Ppe nella commissione Liberta' civili, giustizia e affari interni, Guy Verhofstadt, capogruppo dell'Alde, Daniel Cohn-Bendit, copresidente dei Verdi e Gabriele Zimmer, capogruppo del Gue - ma condanniamo fortemente e respingiamo gli insulti orribili di Mario Borghezio. Il livello e la gravità delle sue dichiarazioni fanatiche sugli immigrati e sulle donne sono in plateale contraddizione con i valori fondanti dell'Ue". 

Una "forte condanna" contro le dichiarazioni "inaccettabili" del leghista, che sono "una vergogna per la nostra aula", è stata ribadita anche dal presidente dell'Europarlamento Martin Schulz. 

L'espulsione, quindi, è un ipotesi molto probabile. Su Borghezio pesano, infatti, anche i precedenti. "Per qualcuno - ha chiarito a tal proposito Speroni - le frasi su Breivik (il killer di Utoya) sono una recidiva". In quel caso, il leghista era stato sospeso per tre mesi ed era andato molto vicino ad essere espulso dall'Efd. 

Borghezio, intanto, ha provato a chiedere scusa di fronte al Parlamento europeo. "Sento il dovere di formulare le mie scuse più convinte al ministro Cecile Kyenge. Ritiro le mie parole - ha detto l'europarlamentare - considerato offensive verso una persona di colore e verso una donna. Mi rammarico di avere recato disdoro al Parlamento ed al gruppo Efd". 

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