La serata dell'orgoglio leghista. Aspettando le dimissioni della "Nera"

Renzo Bossi non è più consigliere regionale della Lombardia. Rosy Mauro sta per dimettersi da vice presidente del Senato. Il segretario provinciale della Lega Nord di Varse, Maurilio Canton, ha lasciato il suo incarico. Intanto i pm di Milano hanno stabilito l'acquisizione del video pubblicato da "Oggi" in cui Renzo Bossi prende soldi in contanti dall'autista Alessandro Marmello."Pulizia, pulizia, pulizia". Tutto è partito da questo vero e proprio grido di Roberto Maroni.

E la "serata dell'orgoglio leghista" in programma a Bergamo non fa che alzare ancora di più il vento di tempesta sulle inchieste relative all'uso improprio dei rimborsi elettorali che ha già travolto Bossi Junior che, dopo aver annunciato le dimissioni il giorno di Pasquetta, è andato questa mattina al Pirellone a Milano per rassegnarle al presidente del gruppo Lega Lombarda-Lega Nord Padania, Stefano Galli. Bossi ha detto in una lettera al giornale "Brescia Oggi" di "non avere colpe" dopo che il suo autista e bodyguard, Alessandro Marmello, ha denunciato di essere il suo "bancomat" di soldi in nero presi dal partito.



Al passo indietro del "Trota", ora, potrebbe seguire quello di Rosy Mauro ma anche dell'assessore regionale Monica Rizzi, come hanno chiesto i militanti leghisti a Brescia. La base, infatti, è in subbuglio: questa sera alla fiera nuova di Bergamo si terrà il primo raduno, autoconvocato dalla sede bergamasca, dell'orgoglio leghista dopo le dimissioni da segretario di Umberto Bossi.

"Serata delle scope" - E saranno le "scope", simbolo della ormai necessaria pulizia nel partita, a recitare il ruolo di protagonista.

Sul palco della manifestazione i triumviri, Manuela Dal Lago, Roberto Calderoli e Maroni, più che esplicito sulla sua pagina Facebook dove ha scritto: "Mi sono francamente rotto di Cerchi Magici e Culi Nudi", allusione quest'ultima alle performance canore di Piero Moscagiuro, in arte Pier Mosca, amico e collaboratore di Rosy Mauro. I maroniani del resto hanno insistito: "Io - ha detto Massimo Garavaglia - al posto di Rosy Mauro mi sarei già dimesso". 

Quei soldi strani, rifiutati anche in Tanziania - Intanto è emerso che una banca della Tanzania respinse al mittente i 4,5 milioni di euro che emissari della Lega Nord volevano investire nel Paese africano per operazioni immobiliari. In Tanzania evidentemente si erano insospettiti per alcune irregolarità e per le voci e le indiscrezioni che erano già circolate sui giornali italiani. A questo proposito in procura a Milano gira una battuta: "All'Italia arriva una lezione di legalità da un Paese africano". Anche per l'investimento a Cipro di 1,2 milioni di euro, 350mila erano tornati indietro ma perché lo aveva chiesto la Lega stessa. I pm sono al lavoro leggendo le carte sequestrate durante le perquisizioni dei giorni scorsi e stanno cercando di capire dai flussi di denaro se iscrivere nel registro degli indagati altre persone. Si tratta in ogni caso di distinguere tra voci di spesa compatibili con un partito e e altre che invece decisamente non lo sono.