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Venerdì, 29 Marzo 2024
Strage di Brescia / Brescia

Napolitano: "Il corso della giustizia deve continuare"

38 anni dopo la strage di Piazza Loggia, Brescia si stringe nel ricordo dei suoi morti, come ricorda il presidente della Repubblica, "caduti per mano dell'estrema destra fascista". Prima della manifestazione, tensione tra studenti e forze dell'ordine

Brescia. Piazza della Loggia 38 anni dopo. Alle 10.12 del 28 maggio 1974 un ordigno nascosto in un cestino dei rifiuti esplose. La piazza era piena di persone che partecipavano ad una manifestazione contro terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato antifascista. I morti furono otto. I feriti, 102. 

Oggi, 38 anni dopo, il ricordo di quella strage è affidato a un'altra manifestazione, con piazza della Loggia piena di gente, di giovanissimi studenti, dei familiari di quelle vittime.

E il ricordo è affidato dalle parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che in un messaggio inviato al sindaco della città, Adriano Paroli, spiega come "il corso della giustizia deve - pur nei limiti in cui è rimasto possibile - continuare con ogni scrupolo e che, nel contempo, va però fin da ora messo in luce quanto è emerso, dalle carte processuali e dalle inchieste parlamentari, sulla matrice di estrema destra neofascista di quell'azione criminale e sugli ostacoli che una parte degli apparati dello Stato frappose alla ricerca della verità". 


"Nel trentottesimo anniversario della strage di Piazza della Loggia - scrive il presidente - che così drammaticamente colpì Brescia e l'intero Paese, rendo commosso omaggio ai cittadini inermi che persero la vita in quel terribile giorno e ai tanti feriti di un attentato vile e sanguinoso". "Comprendo e condivido la profonda amarezza di tutta la comunità bresciana e in primo luogo dei familiari delle vittime - spiega - lasciati ancora una volta senza il conforto di un accertamento e di una sanzione di colpevolezza per i responsabili di quella tragedia ispirata da ciechi disegni terroristici ed eversivi".

Parole dure, soprattutto dopo che lo scorso 14 aprile vennero assolti in appello i 4 imputati della strage di Piazza Loggia. 

Scontri studenti-polizia - Non sono comunque mancati momenti di tensione neanche nel giorno del ricordo. Un gruppo di studenti e attivisti del Centro sociale Magazzino 47 è partito in corteo da piazza Garibaldi verso Piazza della Loggia "per ribadire che quella strage è da addebitare allo Stato e ai suoi apparati". Parole dure, di rabbia. Il loro obiettivo era contestare il governo e il capo dello Stato. Sulla strada verso piazza della Loggia, lo scontro con le forze dell'ordine. Cariche per impedire agli studenti di raggiungere il luogo della commemorazione. Nonostante ciò, il gruppo è riuscito a raggiungere la piazza e la stele che ricorda le vittime della strage "per rendere omaggio ai nostri morti".

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