rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il buon anno dei 5 Stelle ai parlamentari dissidenti: espulsi

Il M5s ha dato il benservito a Gregorio De Falco, Saverio De Bonis, Giulia Moi e Marco Valli. Il vicepremier su Facebook: "Nessuno è indispensabile"

I parlamentari Gregorio De Falco, Saverio De Bonis, Giulia Moi e Marco Valli sono stati espulsi dal Movimento 5 Stelle "a fronte di comportamenti contrari alle norme dello Statuto e del Codice Etico, accettato e condiviso da eletti ed iscritti". E’ quanto si legge in un post apparso sul blog delle Stelle.

Per i due senatori, De Falco e De Bonis, ha pesato la votazione al Dl sicurezza, durante la quale il primo aveva espresso un voto contrario ed il secondo si era astenuto. De Falco, inoltre, si è astenuto nell'aula del Senato al voto di fiducia sulla manovra e ha criticato la scelta del governo gialloverde di non firmare il global compact sui migranti.


Il Collegio dei Probiviri ha sanzionato Gregorio De Falco con "l'espulsione per reiterate violazioni art. 11 Statuto; art. 3 Cod. Etico", Saverio De Bonis, con l'espulsione (violazione art. 11 Statuto; art. 6 c. 4, Cod. Etico), Giulia Moi con l'espulsione (violazione art. 11, lettera m, Statuto; art. 3 Cod. Etico) e Marco Valli con l'espulsione (violazione art. 11, lettera m, Statuto). Per Lello Ciampolillo è stato deciso un richiamo (violazione art. 11 Statuto; art. 3 Cod. Etico). Inoltre "nei confronti di Matteo Mantero e di Virginia La Mura i procedimenti disciplinari sono stati archiviati" mentre "nei confronti di Elena Fattori e Paola Nugnes i procedimenti disciplinari sono ancora pendenti".

Il commento di Di Maio

Il vicepremier Luigi Di Maio ha commentato la decisione su facebook, spiegando che "tutti sono importanti, nessuno è indispensabile". Il capo politico del M5s ha poi aggiunto che "oggi i probiviri si sono espressi con dei provvedimenti duri e giusti. E se ci sono altri senatori o deputati che non intendono più sostenere il contratto di Governo, per quanto mi riguarda sono fuori dal MoVimento, anche a costo di andarcene tutti a casa. Il rispetto degli elettori viene prima di tutto".

"Gli eletti si sono impegnati a votare la fiducia"

"Nel Codice - ricorda Di Maio - c'è infatti scritto che i portavoce eletti si impegnano 'a votare la fiducia, ogni qualvolta ciò si renda necessario, ai governi presieduti da un presidente del consiglio dei ministri espressione del MoVimento 5 Stelle'. Qualcuno dopo aver ottenuto l'elezione, ha cominciato a rinnegare regole e programmi. Qualcuno crede che per il solo fatto di essere senatore allora sia indispensabile per il Governo e per questo possa trasgredire le regole che ha firmato. Non è così. Noi siamo gente seria che rispetta gli impegni presi con i cittadini".

De Falco, "provvedimento abnorme e incostituzionale"

Ma secondo il senatore De Falco, si tratta di "un provvedimento abnorme e incostituzionale perché incide sulla libertà di opinione e voto del parlamentare, tutelata da quella Costituzione che proprio il M5S ha difeso nel 2016 dal tentativo di manomissione del Pd di Renzi". "Speravo – ha detto all’Adnkronos - che restasse vivo uno spazio democratico nel Movimento, che per suo statuto deve essere ispirato al metodo democratico".  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il buon anno dei 5 Stelle ai parlamentari dissidenti: espulsi

Today è in caricamento