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Martedì, 23 Aprile 2024
RAZZISMO

Caso Kyenge: Calderoli indagato dalla procura di Bergamo

Dopo l'esposto della Codacons l'ex ministro del Carroccio è stato iscritto nel registro degli indagati per diffamazione aggravata da motivi di discriminazione razziale

Il caso Calderoli ha agitato e non poco le acque già mosse della politica italiana. Troppo gravi le parole con cui il vicepresidente del Senato si è rivolto al ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge. Tanto pese che per un attimo le larghe intese hanno trovato un senso compiuto. Sì perché la condanna all’ex ministro del Carroccio è arrivata bipartisan: tuona Letta, e con lui Pd e Pdl. Con il grosso della Lega a fare fortino attorno al ‘suo’ uomo. Fin qui le faccende note.

Il caso tuttavia ha oltrepassato il recinto della politica. La procura di Bergamo, infatti, ha iscritto Calderoli nel registro degli indagati per diffamazione aggravata da motivi di discriminazione razziale. Il tutto dopo un esposto presentato dal Codacons al quale è stata allegata la registrazione audio del comizio di sabato sera a Treviglio. Il procuratore di Bergamo Francesco Dettori ha affidato il fascicolo ai due sostituti Maria Cristina Rota e Gianluigi Dettori. I due magistrati dovranno valutare dal punto di vista giuridico se le parole pronunciate sabato dal senatore leghista (“quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di un orango”) siano da considerare diffamatorie e dunque se Calderoli deve essere per questo processato.

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